Lilia Alba
Venerdì 14 giugno, presso il Campetto Oratorio “Don Giustino” di Favara andranno in scena i giovani ed i giovanissimi del laboratorio ” Teatro sinergico” nato in seno alla Parrocchia San Giuseppe Artigiano – Padre Vocazionisti. L’ingresso è libero fino ad esaurimento posti.
Ancora un appuntamento col teatro a Favara, dunque. Stavolta a calcare la scena saranno i bambini di scuola media ed anche elementare facenti parte del laboratorio “Teatro sinergico” nato in seno alla Parrocchia San Giuseppe Artigiano di Favara per volontà del parroco Uriel Ortiz e di Lillo Trupia che da decenni spende generosamente il proprio tempo e le proprie energie per dare impulso alla cultura nella nostra cittadina e offrirle importanti stimoli di crescita. Nata qualche anno fa come oratorio destinato ad accogliere i bambini della scuola media, questa realtà diventa, oggi, un laboratorio sinergico aperto anche i bambini di scuola elementare. Il nome, tiene a sottolineare l’operatore culturale Lillo Trupia, non è stato scelto a caso esso deriva, infatti, dal greco συνεργω, formato da συν (insieme) ed εργω (operare) in quanto il messaggio che si vuole trasmettere ai bambini è l’importanza della cooperazione, del lavoro svolto in sinergia per la buona riuscita di ogni progetto. Questa realtà ha funzionato finora, quale oratorio, in modo discontinuo ma, come laboratorio sinergico, funzionerà stabilmente per offrire ai giovani ed ai giovanissimi un sicuro punto di riferimento e di crescita personale che non mancherà, certo, di avere ripercussioni positive, a breve e a lungo termine, nel sociale. In questo lodevole progetto Lillo Trupia è affiancato, oltre che da padre Uriel, da tre validi collaboratori: Lina Zucchetto e Pino Maniscalco che vestiranno anche i panni di attori ed, inoltre, Antonietta Cavaleri che avrà il ruolo di direttrice di scena. I genitori dei giovani, altresi’, non hanno fatto mancare il loro fattivo apporto. “La storia della Bambola abbandonata” è un testo teatrale per bambini ed adulti scritto dal Giorgio Strehler ispirandosi ad un testo del drammaturgo spagnolo Alfonso Sastre ed al testo di Bertolt Brecht “Il cerchio di gesso del Caucaso”. E’ l’unico spettacolo che Strehler ha scritto e diretto e la sua riduzione nonché la sua rielaborazione è stata curata dall’instancabile Lillo Trupia che ne ha assunto anche la regia. Sedici i piccoli attori in scena che reciteranno, in sinergia tra loro, accanto ai due attori adulti Pino Maniscalco e Lina Zucchetto. Una fiaba scritta per i bambini, adatta anche gli adulti. Una storia semplice, piena di poesia, che si dipana su tre piani: sogno- emozione – ricordo e che, con l’interrogativo che pone allo spettatore e, quindi, i a chi assisterà allo spettacolo venerdì 14, getta le basi per una proficua riflessione oltre che per un sano divertimento.