A Favara la situazione igienico sanitario è di allarme a causa di un lavoro fatto male da parte delle ditte che gestiscono il particolare servizio e per grave responsabilità dell’amministrazione comunale che non effettuerebbe i dovuti controlli.
Gli scatti pubblicati mostrano lo stato attuale della Via Che Guevara, ma la situazione è identica in quasi tutta la città, mentre l’assessore al ramo, Giuseppe Bennica, grida ai quattro venti il risparmio. La collettività spende oltre 6milioni l’anno e in dirittura di arrivo c’è altro aumento di circa 500mila euro e Bennica parla di risparmio, forse riferendosi alle scope e ai tagliaerba risparmiati dal non utilizzo e, comunque, strapagati dai cittadini.
Non sana e vale poco il tardivo intervento, regola fissa a Favara, a seguito di un articolo giornalistico e di un qualsiasi reclamo dell’utenza. E’ giusto dire e noi lo diciamo che a fronte di qualsiasi reclamo è corsa da parte delle ditte per riparare il danno, ma non dovrebbe funzionare in questo modo. Un servizio non deve essere gestito sempre e costantemente in emergenza e la stampa non dovrebbe essere tutti i giorni il controllore. Cosa ancora più importante. Perché, oltre a subire il danno, devo quasi sentirmi in obbligo per l’immediato comunque tardivo intervento dopo un mio reclamo?
Le erbacce non devono superare il metro di altezza e coprire interamente i marciapiedi per essere estirpate e l’igiene e il decoro devono essere assicurati tranne che in casi eccezionali e non il contrario, cioè con l’eccezione che è diventata regola. E la regola, oggi, è: voi cittadini non vi lamentate e noi lasciamo crescere le foreste con tutti i suoi pericolosi ospiti. Al minimo reclamo effettueremo l’intervento e vi sentirete obbligati fino al collo, comunque, privilegiati rispetto agli altri concittadini che muti aspettano il decoro e l’igiene.
Ci poniamo una domanda e restiamo in attesa di una risposta da parte dell’amministrazione comunale: quante penali sono state elevate all’indirizzo delle ditte che gestiscono il servizio? Ci faranno sapere!
Così come ci faranno sapere come addolciranno la notizia dell’ormai certo aumento dell’imposta sul servizio.
I favaresi, condannati dagli incivili da una parte e dall’altra dalla pessima gestione del servizio, hanno il diritto di vivere in una città pulita e accogliente, diritto che l’amministrazione non sa palesemente garantire.