Scadenza fissata entro le ore 12:00 del 20 giugno 2019, anche se nella determina si specifica che lo stesso atto va pubblicato online per 15 giorni.
Il distretto socio sanitario D1 costituito dal comune di Agrigento (comune capofila), Aragona, Comitini, Favara, Joppolo Giancaxio, Porto Empedocle, Realmonte, Raffadali, Santa Elisabetta, Sant’Angelo Muxaro, Siculiana pubblica un AVVISO FINALIZZATO ALL’ACCREDITAMENTO FORNITORI PRESTAZIONI INTEGRATIVE nell’ambito del progetto “Home Care Premium” 2019 Assistenza domiciliare per i dipendenti e pensionati pubblici, per i loro coniugi, parenti e affini di primo grado non autosufficienti. L’Home Care Premium prevede il coinvolgimento di Ambiti Territoriali Sociali (ATS) e/o enti pubblici che si impegnano a prendere in carico i soggetti non autosufficienti residenti nei propri territori.
Il programma prevede l’erogazione da parte dell’Istituto di contributi economici mensili (prestazioni prevalenti) in favore di soggetti non autosufficienti, maggiorenni o minorenni, che siano disabili e che si trovino in condizione di non autosufficienza per il rimborso di spese sostenute per l’assunzione di un assistente domiciliare.
Con Determina dirigenziale n. 1217 del 14 giugno del Comune di Agrigento, in qualità di ente capofila, viene pubblicato apposito avviso sul sito del comune https://www.comune.agrigento.it/avviso-home-care-premium-2019 , senza in realtà fornire facilmente alcun allegato o modulistica utile alla presentazione delle domande di accreditamento. Nello stesso link infatti non vi è cenno del patto di accreditamento e dell’istanza.
La scadenza viene fissata perentoriamente entro le ore 12:00 del 20 giugno 2019, anche se nella determina si specifica che lo stesso atto va pubblicato online per 15 giorni.
Nessun comunicato o nota stampa da parte di nessuna amministrazione comunale componente il distretto socio sanitario, secondo l’antica pratica del “mutu cu sapi u iocu”. Appena 5 giorni, un termine troppo riduttivo per garantire trasparenza e massima diffusione secondo i principi di pubblicità degli atti amministrativi.
Per analogo bando nel 2017 invece venivano assegnati 10 giorni di tempo http://www.comune.favara.ag.it/attachments/article/1136/DD_Home_Care_2017.pdf come previsto dalla Determina dirigenziale n. 1188 del 16 giugno.
Forse la verosimile verità è che ormai l’assenza di attenti amministratori rende ancor di più distanti i cittadini nel conoscere quello che accade nei distretti o negli ambiti territoriali, con la politica poca attenta nel fornire ampia partecipazione ai bandi e alle opportunità. Spesso la scarsa partecipazione degli attori sociali e locali con precostituiti monopoli o persino gare con un unico partecipante aggiudicatario.
E allora non sarebbe stato più opportuno assegnare un maggiore e congruo periodo di tempo per la ricezione da parte del distretto delle domande di accreditamento dei fornitori? Spesso tutto viene fatto in barba al d.lgs. 18 aprile 2016 n. 50 c.d. Codice Appalti secondo cui (art. 60 del Dlgs n. 50 del 2016 ) nelle procedure aperte il termine minimo per la ricezione delle offerte è 35 giorni dalla data di trasmissione del bando di gara”. Tale termine “non può essere ridotto salvo: un avviso di preinformazioni oppure ragioni di urgenza debitamente motivate (anche in questo caso non vi è traccia delle ragioni di urgenza)”. Così come le norme europee favoriscono, nell’ipotesi di avvisi rivolti a costituire elenchi di fornitori o accreditamenti di organismi, la procedura cosiddetta della porta aperta, cioè nessun termine per la relativa iscrizione di accreditamento con aggiornamenti continui dei soggetti accreditati.