Un migliaio di partecipanti provenienti da diverse parti di Sicilia, più di 1200 bottiglie aperte, 42 cantine siciliane presenti e 4 masterclass sold out che hanno visto la partecipazione di circa 200 degustatori: sono questi alcuni dei numeri dell’edizione record di Sicilia in Bolle.
Grande soddisfazione è stata espressa dalla delegazione AIS Agrigento per la riuscita di Sicilia in Bolle 2019: “Siamo felici – afferma Francesco Baldacchino – di aver potuto offrire ai tanti appassionati del mondo del vino, e di bollicine nello specifico, un’occasione in cui poter conoscere nuove realtà, approfondirne altre, confrontarsi e arricchirsi attraverso la realizzazione di momenti differenti spalmati su due giornate, il cui focus è stato incentrato sull’eccellenze nel settore spumantistico.”
All’evento, organizzato in collaborazione con l’Associazione Italiana Sommelier Sicilia, di anno in anno sono stati aggiunti nuovi tasselli e nuovi contenuti e i risultati raggiunti indicano che la strada intrapresa risulta vincente: “Credo che il successo di Sicilia in Bolle – sono le parole di Camillo Privitera, presidente AIS Sicilia – sia proprio quello di riuscire ad includere elementi di novità e qualità che accrescano l’attenzione e anche l’interesse verso questa segmento enologico che in Sicilia sta vivendo un momento di grande crescita e maggiore consapevolezza; ci sembra doveroso pertanto, anche per dare il giusto riconoscimento a tutte quelle realtà che stanno investendo sulla realizzazione di bollicine siciliane, rendere ancora più alto il livello e innalzare sempre più l’asticella verso l’eccellenza.
IL CONVEGNO A CASA SANFILIPPO
La kermesse ha preso il via Domenica 30 Giugno a Casa Sanfilippo, sede del Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi, con il convegno incentrato sul confronto fra due territori a vocazione enogastronomica ed enoturistica: la Sicilia e il Trentino.
A relazionare sul tema sono stati, oltre ai già citati Francesco Baldacchino e Camillo Privitera, Sabrina Schench, Direttrice dell’Istituto Trentodoc, presente per il secondo anno all’evento; Gregorio Sparacino, Vice Presidente Nazionale dell’Associazione Strade del Vino, Luigi Bonsignore, Presidente della neonata Strada del Vino e dei Sapori della Valle dei Templi, Giuseppe Parello, Direttore del Parco della Valle dei Templi e Calogero Firetto, sindaco di Agrigento. A moderare gli interventi il giornalista Alessandro Torcoli Direttore ed editore della rivista di settore Civiltà del Bere.
Impossibilitato ad essere presente, a causa di sopraggiunti impegni, il Presidente AIS Italia Antonello Maietta che ha fatto comunque arrivare agli organizzatori e a tutti i presenti la sua partecipazione ed il suo sostegno all’iniziativa.
QUATTRO MASTERCLASS
Molto partecipate le masterclass svolte tra il pomeriggio del 30 Giugno e la mattina del 1° Luglio presso la sala ricevimenti Madison di Realmonte: il via alle degustazioni si è dato con i 30 anni del Metodo Classico dell’azienda Murgo con i produttori Scamacca del Murgo che, insieme all’enologo Vito Giovinco, hanno deciso di festeggiare questo importante traguardo proprio a Sicilia in Bolle attraverso la realizzazione di una speciale verticale con annate storiche dell’azienda; molto interessanti anche gli spunti offerti dalla masterclass incentrata su sei diversi territori da Metodo Classico siciliano con la degustazione degli spumanti delle aziende Milazzo, Donnafugata, Cusumano, Tasca d’Almerita, Avide e Terrazze dell’Etna.
Le restanti due hanno aperto gli orizzonti oltre la Sicilia e anche oltre i confini nazionali con Roberto Anesi, miglior Sommelier d’Italia 2017, che è riuscito a catalizzare l’attenzione del pubblico presente attraverso una degustazione di otto diverse etichette trentine realizzate da cantine facenti parte dell’Istituto Trentodoc, e con il Presidente AIS Sicilia Camillo Privitera che lunedì mattina ha chiuso il ciclo masterclass Sicilia in Bolle 2019 con una speciale degustazione di sei tipologie di Champagne.
PREMIAZIONE ALBERTO GINO GRILLO
Nella suggestiva location del ristorante Re di Girgenti, sito sulla strada panoramica dei Templi, la sera del 30 Maggio si è proceduto ad assegnare il Premio Alberto Gino Grillo, nato in questa edizione in ricordo di un sommelier prematuramente scomparso che, insieme a Francesco Baldacchino, è stato fautore e ideatore della manifestazione.
Ad aggiudicarsi la prima edizione del Premio Alberto Gino Grillo sono state:
L’azienda Funaro con il suo Extra Brut 2013 come miglior Metodo Classico bianco di Sicilia avendo totalizzato il punteggio 88/100 sulla guida Vitae 2019;
L’Azienda Murgo con l’Extra Brut Rosé 2013 come miglior Metodo Classico rosé di Sicilia, con un punteggio 88/100 su Vitae 2019;
Laura Piscopo come Miglior Neo Sommelier Delegazione AIS Agrigento, avendo totalizzato un punteggio di 94/100.
A premiare i vincitori il figlio di Alberto Gino Grillo, Alfonso Grillo, il quale ha voluto ringraziare la Delegazione AIS Agrigento e AIS Sicilia per il riconoscimento dedicato al padre.
42 CANTINE PRESENTI AI BANCHI D’ASSAGGIO
Il boom di presenze si è ovviamente registrato la sera del 1° Luglio sempre presso il Madison, luogo incantevole che gode di una spettacolare vista panoramica sulla Scala dei Turchi.
Quarantadue le aziende che hanno preso parte ai Banchi di Assaggio, offrendo a degustatori, winelover, giornalisti e addetti ai lavori le loro migliori selezioni di vini spumante Metodo Classico e Charmat.
Diverse le aziende che hanno deciso di presentare a Sicilia in Bolle le loro nuove etichette di spumanti Metodo Classico e Charmat: tra queste l’azienda Principi di Butera – rappresentata a Sicilia in Bolle da Francesco Zonin e dall’enologo Antonio Paolo Froio – con il nuovo Pas Dosé ottenuto da uve di Nero d’Avola vinificate in bianco, 34 mesi sui lieviti: una tiratura limitata di sole 4000 bottiglie; altra novità è stata il Catarillo dell’azienda Luna Sicana: uno spumante metodo Charmat ottenuto con uve 50% Cataratto e 50% Grillo; unico rosso frizzante presente invece in questa edizione è stato il Rosso di Ida dell’Azienda tenute Cuffaro Tenute Casale Santa Ida, ottento da uve di Nerello Mascalese che, come ha affermato lo stesso produttore Salvatore Cuffaro,si pone l’obiettivo di competere con il Lambrusco emiliano.
“Le bollicine siciliane sono in grande fermento – è il commento del miglior sommelier d’Italia Roberto Anesi, presente anche al momento conclusivo dell’evento – c’è grande voglia di sperimentazione, fondamentale per accrescere le conoscenze e poter puntare a raggiungere risultati di vertice. Questa sera ho potuto assaggiare dei prodotti molto interessanti, altri devono ancora trovare la loro identità ma di certo non manca la passione e l’impegno, caratteristiche fondamentali per raggiungere obiettivi importanti.”
A LAVORO PER SICILIA IN BOLLE 2020
Calato il sipario sulla quinta edizione, AIS Agrigento e AIS Sicilia, grazie anche al Sostegno della Presidenza nazionale dell’Associazione Italiana Sommelier, sono già proiettate verso l’edizione 2020: “ Quello che ci auguriamo, e che in parte è già successo, – hanno dichiarato il Delegato AIS Agrigento e il Presidente AIS Sicilia – è che, attraverso una grande progettualità e il grande lavoro svolto da parte di tutti coloro i quali si occupano della sua organizzazione, Sicilia in Bolle possa diventare in maniera ancora più strutturata, un vero e proprio punto di riferimento ancora più importante, un appuntamento di rilievo nazionale: questa sarà la nostra scommessa, e anche la nostra ambizione, nell’approcciarci alla nuova edizione.”
I diversi momenti della due giorni di Sicilia in Bolle verranno trasmessi anche su Wine TV, canale Sky 815 dedicato al mondo del vino, che ha partecipato alla manifestazione attraverso la presenza della giornalista Caterina Mataluna e del video maker Andrea Butta.
Angela Amoroso – Ufficio Stampa Sicilia in Bolle
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