Per venire incontro ai cittadini contribuenti e rendere meno pesante e amaro il calice del pagamento della TARI 2019, tassa sui rifiuti, fu deliberato dal Consiglio comunale di Favara il pagamento frazionato in 6 rate bimestrali. Una iniziativa lodevole ma resa vana ed inefficace in quanto siamo già alla metà del mese di luglio e non è arrivata ancora alcuna bollettazione da parte degli Uffici comunali preposti.
La questione viene affrontata dal consigliere comunale del Movimento 5 Stelle Carmelo Sanfratello. “Così come l’anno scorso non si è ancora provveduto all’invio delle bollette Tari per l’annualità 2019 – ci dice l’ex capogruppo – ricordo che con Delibera di Giunta nr. 52 del 23/06/2017, votata successivamente in Consiglio comunale, si è avuto il buon senso di dare una mano d’aiuto ai cittadini favaresi dilazionando il pagamento della bolletta Tari 2019 in 6 rate al fine di rendere meno gravosa e più agevole il pagamento della tassa sui rifiuti”. Un beneficio doppio che avrebbe consentito agli utenti di pagare a rate dilazionando la tassa in sei bimestri, nel contempo il Comune di Favara avrebbe avuto entrate continue senza dover ricorrere, per esempio, ad anticipazioni di cassa presso la tesoreria comunale. “Come previsto nella delibera di Giunta – ci dice ancora Sanfratello – il pagamento dell’importo doveva essere effettuato il 6 rate bimestrali scadenti l’ultimo giorno del mese, ovvero febbraio, aprile, giugno…. E così via. Ad oggi risultano già scadute ben 3 rate. la prima in data 28/02, la seconda in data 30/04 e la terza in data 30/06. Questo determina – dice ancora – un aggravio di costi a carico del comune che paga, regolarmente le ditte che svolgono il servizio di raccolta dei rifiuti e la discarica che questi rifiuti li riceve, non incassando da parte dei cittadini la tassa sui rifiuti per lo svolgimento del servizio”.
Carmelo Sanfratello, che è anche componente della IV Commissione che si occupa anche ti tributi e bilancio, evidenzia che essendo il costo del servizio di rifiuti circa 7 milioni di euro, la mancata bollettazione e quindi riscossione delle prime 3 rate, incide per la metà ovvero circa 3,5 milioni che il Comune ha anticipato per il pagamento delle ditte quasi sicuramente attraverso le anticipazioni di cassa che producono interessi. Ed ecco, infine, l’amara considerazione di Carmelo Sanfratello. “Il mancato invio delle bollette ha reso vano il tentativo di dilazionare il pagamento di una tassa molto esosa ai cittadini favaresi, che a questo punto si troveranno a pagare l’intera annualità della tassa sui rifiuti in pochi mesi, con scadenze molto probabilmente mensili”. A questo punto se non giustificazioni, attendiamo chiarimenti.