Con l’approvazione del disegno di legge n.506/128 si chiude una prima fase complessa e delicata del progetto di riforma legislativa del settore della formazione professionale in Sicilia dopo 43 lunghi anni. Un impianto normativo condivisibile che ha trovato il confronto aperto e approfondito con le parti sociali, in sede assessoriale prima ed in Commissi0ne Cultura e Lavoro dopo e che ha visto accolti alcuni suggerimenti dell’Ugl.
A dichiararlo Giuseppe Messina, Segretario regionale Ugl Sicilia.
Un percorso incentrato sul dialogo costante che ha permesso di arricchire il testo e di fare sintesi, coagulando le diverse sensibilità espresse dal mondo delle parti sociali – aggiunge – ed il ringraziamento per la gestione complessiva del percorso tecnico legislativo di reimpianto normativo del sistema educativo regionale di istruzione e formazione va al governo del presidente Nello Musumeci, all’Assessore Roberto Lagalla, al Presidente della Commissione di merito, Luca Sammartino ed ai suoi componenti. Adesso la parola all’Aula dove auspichiamo che ci sia una discussione costruttiva e celere.
E’ il testo migliore che poteva essere redatto in questo momento – chiarisce Messina – perché garantisce il mantenimento ed il funzionamento e l’aggiornamento dell’Albo degli operatori della formazione professionale, il reclutamento, fino al 31 dicembre 2025 dei lavoratori in applicazione dell’articolo 5 della legge n.10/2018 con carattere prioritario ed evidenza pubblica da parte degli Organismi formativi. Introduce la programmazione triennale dei percorsi formativi in obbligo scolastico con copertura individuata dal bilancio della Regione Siciliana, la conferma dell’avvio delle attività in concomitanza l’apertura dell’anno scolastico delle scuole statali.
Il disegno di legge prevede l’istituzione del Catalogo regionale dell’offerta formativa per rendere efficiente e trasparente il sistema di accesso ai percorsi formativi, del Sistema delle Certificazioni – conclude il Segretario regionale Ugl Sicilia – introduce l’Albo dei soggetti accreditati e, quale strumento di coesione sociale, il Comitato per le Politiche Regionali della Formazione Professionale con funzioni di Osservatorio di settore, modificando, inoltre, l’assetto dipartimentale dell’Assessorato prevedendo il Dipartimento della Formazione professionale ed il Dipartimento dell’Istruzione, dell’Università e del Diritto allo Studio. Centralità è data alla formazione continua e permanente con il coinvolgimento fattivo dei Fondi interprofessionali ed all’aggiornamento del personal del settore pena la decadenza dall’Albo.