“L’Italia si è posta in prima linea, in campo internazionale, con azioni intraprese per gestire la situazione migratoria nel Mediterraneo centrale, per il contenimento dei flussi migratori verso il nostro Paese, la rivisitazione, anche normativa, dei servizi riservati ai richiedenti asilo e la ridefinizione dei sistemi di riconoscimento dello status; in particolare, i comuni sono impegnati in percorsi di “seconda accoglienza”, riservando l’inserimento ai relativi progetti diretti ad offrire assistenza e servizi di inclusione sociale, spesso scontrandosi con un quadro normativo e amministrativo che non aiuta ad affrontare la specificità di una tipologia di utenti molto particolare, in un contesto di cronica scarsità di risorse” – queste le affermazioni di Filippo Perconti, portavoce del Movimento 5 Stelle alla Camera dei Deputati e componente della commissione attività produttive.
“Il Fondo nazionale per l’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati rappresenta un indispensabile sostegno economico: numerosi comuni, come quello di Agrigento, Aragona, Camastra, Campobello Di Licata, Canicatti’, Casteltermini, Castrofilippo, Favara, Grotte, Licata, Menfi, Naro, Palma Di Montechiaro, Racalmuto, Raffadali, Ribera, San. Giovanni Gemini, Santa Margherita Belice, Sciacca, Montevago, Santa Elisabetta, Sambuca Di Sicilia, Porto Empedocle, già dal 2017 non si sono visti liquidare il contributo, a causa dell’incapienza del Fondo”.
“Il Governo ha accolto l’Ordine del giorno in cui chiedo di adottare provvedimenti volti ad eliminare i disagi, soprattutto economici, che si rilevano presso i Comuni che assicurano l’attività di accoglienza dei migranti – prosegue l’esponente del Movimento – è necessario garantire adeguate condizioni di dignità e sicurezza alle persone accolte, scongiurando il pericolo che i costi gravino eccessivamente sui bilanci comunali, pregiudicando la corretta erogazione di prestazioni e servizi nei confronti della popolazione residente”.
“Altresì chiedo di considerare funzioni amministrative la realizzazione e la gestione dei progetti di accoglienza territoriale, da parte dei Comuni, affinché siano garantiti su tutto il territorio nazionale e integralmente finanziati dallo Stato” – conclude Perconti.