Progettata da Eleonora Orfanò, Salvatore Mugnai e Renato Marsala “The sound of resilience” è un’installazione sonora che spicca per il fervido cromatismo delle campane rosse che la compongono.
La prima edizione di Countless Cities: una mostra biennale, in cui sono coinvolti artisti, architetti, designers e creativi che raccontano le idee innovative che contribuiscono al loro miglioramento è visitabile presso la Farm ed altri siti di Favara fino ad ottobre. I tre temi trattati sono: la governance, le città resilienti e la nuova consapevolezza dei giovani. Ventitré città, diciannove padiglioni e una mostra principale in cui vengono restituite, grazie alle pratiche artistiche, le tematiche dell’Agenda 2030.
“The sound of resilience”, progettata da Eleonora Orfanò, Salvatore Mugnai e Renato Marsala, è un’installazione sonora che spicca per il fervido cromatismo delle campane rosse che la compongono. L’opera si sviluppa, passo dopo passo, in un percorso libero, comprendendo una serie di campane appese ad un filo e distribuite in modo armonico all’interno dello spazio: punti, che ci invitano a fermarci ed ascoltare. All’interno del progetto, inedito ma replicabile, si raccontano storie di resilienza, di uomini che resistendo e opponendosi alle contingenze quotidiane, creano visioni, opportunità, traino per intere comunità. “Il suono della resilienza” è la voce di persone che generano pratiche partecipative e di rigenerazione urbana in contesti complessi. Storie come quella di Franco Arminio, Elisa Bonacini e delle realtà palermitane di Sartoria Sociale, Scalo 5B/Lisca Bianca e Cotti in Fragranza. “The sound of resilience” vuole coinvolgere attivamente il pubblico in una riflessione sugli effetti della resilienza e su come questa sia volano di sviluppo sociale, culturale ed economico. Inoltre, in questo periodo, all’interno della pagina (https://www.facebook.com/THESOUNDOFRESILIECE/) è in atto una call per raccogliere nuove storie ed incrementare così le testimonianze presenti all’interno dell’installazione.