Anna Alba ha dichiarato durante la recente assemblea cittadina di avere chiesto all’Ati idrico di bloccare l’installazione dei contatori e il pagamento a misurazione fin quando non sarà completato in tutta la città il lavoro di posa di tutto il parco contatori.
Del resto la stessa Ati, a fronte della forte presa di posizione da parte di Anna Alba, sindaca di Favara e del suo collega di Raffadali, Silvio Cuffaro, ha dato disposizione, in data 23 febbraio 2018, a Girgenti acque di “applicare la tariffa a consumo solo dopo la completa installazione di tutti i contatori nel quartiere concordato con il Gestore”. A questa disposizione ha corrisposto una delle non poche inadempienze da parte di Girgenti acque.
Adesso, la sindaca di Favara ha rincarato la dose ritornando sulla problematica con richieste scritte e altre verbalizzate negli incontri con l’Ati idrico.
Non sfugge alla sindaca di Favara e tantomeno ai favaresi che il misuratore idrico è un fatto di assoluta civiltà, ma, nello stesso tempo, non può diventare un ulteriore ostacolo all’identico pagamento del servizio idrico da parte di tutta l’utenza. La tariffa d’ambito è un obbligo di legge. Tutti all’interno della Provincia dobbiamo pagare l’acqua allo stesso costo.
Questo senza volere entrare nei particolari dell’elenco delle cose che andavano fatte prima dell’installazione dei contatori. Si vuole mettere la cravatta prima di vestirsi, cosicché con una fornitura idrica significativamente inadeguata, con turni che superano i 4 giorni, la rete idrica e fognaria che necessità di importanti interventi di manutenzione, il depuratore da adeguare alle normative europee, ad avere il primo posto nelle problematiche è il contatore.
E parliamo di contatori. Ciò che preoccupa la sindaca e i favaresi è la non lontana possibilità, che l’utenza favarese resti divisa chissà per quanto tempo tra pagamento forfettario e a misurazione.
“Agli occhi degli altri è sempre poco l’impegno del sindaco – a parlare è Anna Alba – Ho creato una frattura non indifferente nel sistema, ho diffidato l’Ati, ho pubblicamente accusato il presidente di incapacità gestionale, di volontaria non applicazione della legge. Ho dichiarato dinnanzi ai commissari la volontà di non applicare la tariffa a consumo ma a forfait. Bloccato azione montaggio contatori, non mi pare affatto poco”.
Sono cose fatte e documentate che vanno in favore del miglioramento del servizio, tanto è vero che su questi aspetti la sindaca ha avuto il sostegno di associazioni di consumatori e del Coordinamento Titano per l’acqua pubblica.