Ad intervenire è il componente del Direttivo provinciale ARCI di Agrigento Pasquale Cucchiara per il quale “l’armonica convivenza in casa Movimento Cinque Stelle è via via scemata fino ad arrivare a questo “strappo” così radicale quanto clamoroso”.
Il riferimento è ai dissidi nati all’interno dei “grillini” favaresi che hanno portato ieri alla forte presa di distanza di ben 6 consiglieri comunali a seguito della nomina ad assessore ai lavori pubblici da parte della sindaca Anna Alba, dell’ingengenre Amodeo Nicotra. “I sei consiglieri comunali si aggiungono a Carmelo Sanfratello, già capogruppo consiliare del Movimento e primo “eretico” di questa strana legislatura monocolore – commenta Pasquale Cucchiara – con lui nomi pesanti come quello dell’ex vicepresidente del consiglio comunale Calogero Pirrera e di un militante della prima ora come Massimo Liotta. Azioni che dimostrano che la frattura è oramai insanabile”.
Il componente del direttivo ARCI provinciale evidenzia che le frizioni all’interno del M5S hanno origini antiche e risalgono all’elezione dell’on. Giovanni Di Caro alla Regione siciliana. “Dopo tale rilevante risultato, che avrebbe permesso alla giunta Alba di avere un importante punto di riferimento regionale – scrive Cucchiara – l’armonica convivenza in casa Movimento Cinque Stelle è via via scemata fino ad arrivare a questo “strappo” così radicale quanto clamoroso per la maggior parte dei favaresi che si sono “affidati” alla novità pentastellata. Il prolungato “braccio di ferro” fra la sindaca e l’onorevole locale non possono e non devono riguardare la città”.
Pasquale Cucchiara evidenzia ancora che numeri ottenuti dal M5S con la maggioranza assoluta in Consiglio comunale con 14 consiglieri su 24 potevano consentire di governare tranquillamente la città, soprattutto con la successiva elezione di un onorevole alla Regione. “Hanno fatto il pienone di poltrone a furor di popolo ma hanno tradito le attese di un’intera città in nome di dissidi interni che, purtroppo, non riusciamo a comprendere fino in fondo – si legge ancora nella nota ARCI – le dirette streaming sono finite da un pezzo e il silenzio regna sovrano. Oggi, dopo tre anni di mal governo, la maggioranza consiliare, di fatto, non esiste più. Mi auguro che l’opposizione faccia l’opposizione e che sfiduci immediatamente questa Amministrazione che non ha più motivo politico di esistere – conclude la nota Cucchiara – altresì, ritengo che, la sindaca debba prendere atto del suo fallimento politico e, anticipando l’opposizione, si dimetta”.