La sindaca di Favara, al centro di un violento “fuoco amico”, difende il suo operato dai numerosi attacchi che arrivano dal Movimento 5 Stelle e rilancia “La nostra comunità non ha bisogno della politica da cortile, dissidi, dissapori, correnti ma necessita della politica che porti a casa i risultati”.
Non si è fatta attendere la risposta di Anna Alba alla forte nota dell’ex capogruppo del M5S Carmelo Sanfratello con la quale la invita a dimettersi, annunciando la sua eventuale firma alla mozione di sfiducia. Ma anche ai sei consiglieri comunali del gruppo pentastellato che di fatto le hanno tolto la fiducia.
“In questi tre anni di mandato ho sempre, con grande senso di responsabilità e tenacia, cercato di unire e mediare con il gruppo consiliare – ci dice Anna Alba – l’ho dimostrato un anno fa quando, con forza, i consiglieri che oggi abbandonano il gruppo consiliare mi hanno chiesto un rimpasto della Giunta, che ancora oggi confermo di essere stata la più capace”. Una sindaca che, quindi, segue le indicazioni e le richieste che sono arrivate dal suo partito. “Ho mostrato adesione al Gruppo facendo un passo indietro e dando loro la possibilità di co-partecipare alla nomina di assessori che avrebbero dovuto cambiare le sorti della città. Nonostante ciò – continua la sindaca – i consiglieri hanno ben pensato di indicarne i nomi e abbandonarli il giorno stesso del giuramento. Assessori che non conoscevano il lavoro fin lì svolto da chi li ha preceduti e i cui risultati si sono resi visibili soltanto da pochi mesi”.
Anna Alba evidenzia anche le difficoltà riscontrate in Consiglio comunale. “Ho assistito anche, da parte di questi consiglieri, a votazioni contrarie ad atti proposti dagli assessori da loro indicati”. Ed eccoci arrivati all’ultimo atto con Anna Alba che svela anche alcuni retroscena e fatti interni al Movimento. “Dopo aver ripetutamente in questi mesi chiesto un incontro di condivisione per indicare la squadra di governo mancante, aperta anche alla possibilità di condivisione con la città – ci dice – e dopo aver assistito da parte di molti di loro alla diserzione e non aver registrato alcuna proposta sui temi o peggio assistendo alla dichiarazione di non volersi assumere la responsabilità delle nuove nomine e contestando al contempo le scelte fatte, mi sono fermata e ho riflettuto”.
E la sua riflessione viene condivisa e comunicata alla città. “Io amministro per portare dei risultati alla città. I cittadini chiederanno il conto di ciò che è stato fatto. Non ho tradito il mio mandato, anzi i risultati raggiunti sono una soddisfazione per tutta la comunità Favarese”. Ed ecco l’elenco delle cose fatte: “Rifacimento Piazza Cavour, strade, caditoie, cantieri di lavoro, acquisizione Opera Pia, riapertura delle ville, eliminazione del fitto piazza Don Giustino. Sicuramente sono stati commessi degli errori ma solo chi non opera non sbaglia”. E non finisce qua: “A questo punto mi sono fermata ed ho pensato: perché mi è stato chiesto di nominare una giunta se non si ha avuto la responsabilità e la volontà di sostenere anche gli atti portati in consiglio”?
Un atteggiamento, quello di questi consiglieri, che Anna Alba non esita a definire “irresponsabile che ha creato un grave danno all’attività amministrativa, portando al rallentamento dei lavori, della programmazione e degli obbiettivi prefissati”. Non è certo clemente il giudizio di Anna Alba nei loro confronti. “Molti di loro hanno tenuto un atteggiamento di certo non propositivo, dai verbali del consiglio comunale si evince il ruolo tenuto durante le votazioni. C’era chi si asteneva, chi non si presentava e chi abbandonava l’aula durante le votazioni”. Un clima che di certo non ha facilitato il lavoro della sindaca e della sua amministrazione comunale, ma non per questo lei si è scoraggiata. “Nonostante tutto ho sempre cercato di mediare e dialogare, ma sempre senza nessun riscontro. Non ci sono state proposte migliorative dell’azione amministrativa, non si è voluto co-partecipare all’indicazione di una nuova squadra. Allora in cosa sarei stata una dittatrice? – chiede – in cosa e per cosa sarei pericolosa? Ho sempre coinvolto consiglieri ed attivisti e i rappresentati politici del movimento. Qual è il reale motivo per cui si deve, con prepotenza, mettere la parola fine all’amministrazione guidata da Anna Alba”?
Domande alle quali lei stessa cerca di trovare delle risposte . “È forse Anna Alba il problema? Sono i personalismi, le congiure, o LA NECESSITÀ DI BUTTATE VIA UN GIOCATTOLO CHE NON RISPONDE AI COMANDI “?
Ed ecco la risposta a Carmelo Sanfratello e agli altri consiglieri comunali che le hanno tolto la fiducia. “Oggi più di ieri sono fermamente convinta che è necessario andare avanti, nell’interesse della comunità. Siamo ad un passo del raggiungimento di un obbiettivo storico “IL METANO “ ed io personalmente, ma anche la Giunta e gli stessi consiglieri, ma soprattutto il popolo favarese, non può correre il rischio, a causa di dissidi interni, di perdere questa unica occasione di svolta economica per il nostro paese. Una svolta che porta alla città 21 milioni di euro in termini di lavoro, servizi, indotto produttivo e risparmi nei consumi. La nostra comunità non ha bisogno della politica da cortile, dissidi, dissapori, correnti, ma ha bisogno della politica che porti a casa i risultati”.