Nella sua interezza del documento degli attivisti 5 stelle scrive Leonardo Pitruzzella in un altro articolo, ma c’è un passaggio all’interno della nota che supera le beghe di partito e arriva dritto nelle tasche dei contribuenti favaresi.
Scrive il meetup Favara 5 stelle: “Consiglieri comunali pseudo 5 stelle che fanno commissioni solo per prendere il gettone di presenza, discutendo del nulla” e ancora “Consiglieri comunali pseudo 5 stelle che prendono rimborsi spese organizzando commissioni in orari poco consoni, qualcuno fino a 10.000€ l’anno, scriviamo questo perchè ci risulta che taluni consiglieri in campagna elettorale dicevano che le commissioni si dovevano fare fuori dall’orario lavorativo per far risparmiare l’ente comune”.
Intanto, la spesa per i gettoni di presenza di aggira intorno ai 120mila euro l’anno, pensate che da luglio 2016 a marzo 2017 sono stati pagati per tutto il Consiglio comunale un totale di 2.281 gettoni di presenza. Una enormità non giustificata dal numero delle convocazioni del civico consesso delle quali le commissioni devono curare le fasi preventive e preparatorie. Ed, invece, si registra la paradossale situazione di un consiglio comunale che si convoca pochissime volte a fronte di una valanga di commissioni.
Una contraddizione che, a più riprese ha sottolineato la stampa, e che adesso è denuncia del meetup Favara 5 stelle “a firma degli attivisti Giuseppe Bacchi, Salvatore Francolino, Giuseppe Vitello, e Antonio Zambito” (detto e confermato da Giuseppe Bacchi)
In una realtà normale, non faremmo in tempo a pubblicare la notizia e sarebbe sommossa popolare, si aprirebbero indagini su indagini. A Favara non accade nulla da anni e il nulla giustifica tutto e rischia di peggiorare i comportamenti futuri.
Anche il silenzio del M5s è complice dell’attuale confusa situazione. Appare corretto sapere a Favara chi rappresenta il M5s. Sono i firmatari dell’odierna denuncia? Sono i sette che hanno presentato la sfiducia alla sindaca Anna Alba? E’ Anna Alba e i consiglieri a lei fedeli?
Sono domande alle quale potrebbe rispondere di immediato l’onorevole locale, Giovanni Di Caro.