Konsumer pronto ad adire il TAR se ai Comuni della Montagna verrà concesso di gestire direttamente il servizio idrico solo per il fatto di avere le sorgenti e senza il rispetto dei requisiti del 147, non consegnandole a beneficio dei comuni dell’Ati.
Ieri sera ad Aragona si è svolto un altro consiglio comunale aperto sulla futura gestione del servizio idrico. Forte presa di posizione di Konsumer.
Il Sindaco Pendolino, davanti alla corposa presenza dei suoi cittadini e delle associazioni che sono per l’acqua pubblica, si è espresso a favore della costituzione da parte dei comuni di un’azienda pubblica speciale consortile.
Alla luce della notizia che in provincia di Agrigento 8 comuni avrebbero i requisiti per la gestione diretta del prezioso liquido, ex-sindaco aragonese Bellanca, ha invitato i Sindaci dei comuni facenti parte del Voltano S. P. A., a chiadere all’Ati nella loro forma associata di cui fanno parte i comuni di Aragona, Agrigento, Comitini, Favara, Raffadali, Porto Empedocle, Ioppolo Giancaxio, San Biagio e Santa Elisabetta, di essere il nono soggetto a poter gestire in house ed in modo diretto il proprio servizio idrico.
Proprio in considerazione dei requisiti previsti dall’art. 147 del d.lgs 152/2006, Konsumer presente all’adunanza pubblica ha comunicato che sta seguendo con attenzione la valutazione dell’Ati e se questa non dovesse rispettare quanto previsto dalla normativa riconoscendo ai comuni il solo requisito del possesso delle sorgenti senza contestarne la carenza degli altri, impugnerà il provvedimento davanti all’autorità giudiziaria competente.
Anche in questa adunanza, l’avv. Di Miceli, ha consegnato la propria nota del 22 luglio u. S. ad oggi ancora senza riscontro da parte dell’Ati. Per Konsumer oggi i Sindaci stanno operando una scelta sulla futura gestione senza aver ben chiaro quali siano gli aspetti economico-finanziari di natura convenzionale e risarcitoria che potrebbero gravare a carico dei cittadini nella tariffa della futura gestione del SII.