Patente con Iva: Autoscuole di Favara e d’Italia in rivolta. Giorno 18 settembre le loro saracinesche resteranno chiuse per protesta.
Indetto per domani, 18 settembre, dalle associazioni di categoria UNASCA e CONFARCA, uno sciopero nazionale a Roma.
Grande protesta a Roma, con il patrocinio delle associazioni di categoria e, parallelamente, a livello locale, lo sciopero delle Autoscuole della provincia agrigentina facenti parte del consorzio CAPA. Le saracinesche rimarranno simbolicamente abbassate, nella giornata di domani, quale protesta contro la decisione dell’Agenzia delle Entrate di applicare l’Iva (pari al 22%) sui corsi per le patenti e le lezioni di guida. Applicazione, tra l’altro, retroattiva fino a 5 anni prima e, quindi, a far data dal 2014.
L’ esenzione IVA sull’attività didattica era stata introdotta in Italia nel 1972 in modo da dare un forte segnale a favore della sicurezza stradale resosi urgente a causa dell’alto tasso di mortalità derivante da incidenti su strada.
L’agenzia delle Entrate italiana non ha certo perso tempo ad emanare una risoluzione (la n. 79 del 2 settembre) con la quale accoglie il principio di una sentenza della Corte di Giustizia.
L’organo giurisdizionale dell’Unione Europea, infatti, con sentenza 14.03.2019 in causa C-449/17, originata da un provvedimento avviato in Germania (dove l’Iva è pari al 4‰), ha statuito che la formazione per il rilascio di patenti non rientra nella “formazione scolastica ed universitaria” esente dall’imposta.
A rendere ancor più pesante la pronuncia è la decorrenza retroattiva a principiare dal 2014, ciò significa che non solo ci sarà un aumento almeno pari al 22% del costo delle patenti ancora da emettere, ma comporta, altresi’, che dovranno pagare l’Iva pure quanti hanno conseguito la patente a far data dal 2014 i quali si vedranno ricontattati dalle Autoscuole.
Una bella stangata, una vera e propria doccia fredda di fine estate, non c’è che dire!
Considerando che nell’arco temporale 2014 – 2018 sono state conseguite in Italia circa 3,8 milioni di patenti, l’Agenzia delle Entrate intaschera’ quasi 1 miliardo di euro.
L’ ente impositore ha precisato che non saranno dovuti né interessi né sanzioni, meno male!
Impensabile poter chiedere l’Iva ai clienti degli ultimi 5 anni, impensabile che quest’onere ricada sulle Autoscuole, così come ancor più impensabile che possano farsi carico del pagamento le Autoscuole stesse che sarebbero costrette ad abbassare le saracinesche, non per protesta stavolta, ma per fallimento.