“Fare politica non è solo essere eletti nelle istituzioni ma è un modo di vivere e di occuparsi del proprio territorio. Il mio attivismo nel movimento nasce nel lontano 2014”. Così inizia la lunga lettera di Giuseppe Bacchi, che pubblichiamo integramente, di risposta all’Onorevole Giovanni di Caro per le dichiarazioni di alcuni giorni fa https://www.siciliaonpress.com/2019/09/18/giovanni-di-caro-chiunque-si-autoproclami-attivista-non-e-autorizzato-ad-accostarsi-al-simbolo-del-m5s-e-divulgare-comunicati-stampa/.
“All’epoca non pensavamo ai risultati- continua Giuseppe Bacchi-che il Movimento avrebbe potuto ottenere ma quello che volevo è essere presente, ed essere attivo per la città (almeno per me era cosi).
Non c’erano retroscena, eravamo solo noi.
Da quando ho scelto di vivere l’amore per il mio territorio attivamente ho SEMPRE fatto dell’attivisismo un modo di vivere della mia vita, con la consapevolezza che anche dai piccoli gesti come il non gettare la sigaretta per strada ne potesse un cambiamento culturale da perseguire per il bene delle generazioni future.
Sono sempre stato attivo per la mia città e per tutte le altre attività regionali e nazionali rendendomi disponibile per le azioni di sensibilizzazione che il gruppo locale decideva di mettere in atto come la pulizia della spiagge insieme ai cittadini che decidevano di unirsi solo per amore del proprio territorio.
Mi sono sempre messo a disposizione anche quando non potevo, con tutti i consiglieri comunali con tutti gli assessori con il sindaco con i deputati a TUTTI i livelli per il bene del movimento stesso per l’idea che dovevamo trasmettere.
Ho collaborato anche per consentire lo streaming in consiglio comunale (con mezzi e risorse personali), per piccoli interventi a volte anche estenuanti perché per me la collaborazione volontaria rappresentano esempi da trasmettere alla cittadinanza.
Ho SEMPRE partecipato a eventi Nazionali , come le marce per R.D.C. ed ho sempre partecipato ai momenti di incontro di Italia a 5 stelle.
In quella del 2017 il gruppo parlamentare del senato ha deciso di fare un video su di me come esempio di partecipazione per tutti gli attivisti italiani.
Ho partecipato agli eventi Regionali, all’iniziativa #BastaSprechi, il villaggio Rousseau a catania ecc.
Ancora nella provincia di Agrigento siamo soliti riunirci nelle innumerevoli riunioni provinciali e nel corso delle riunioni ho avuto il piacere di conoscere tanta bella gente e partecipare ai dibattiti e agli eventi degli altri meetup della provincia.
Ho Organizzato eventi locali, gazebo informativi, fatto battaglie sul referendum costituzionale #IoDicoNo, all #IDey per le regionali, all’evento a favore del reddito di cittadinanza a Favara.
Ho persino partecipato ad un documentario in cui una tv tedesca ci chiese cosa è il M5S e cosa rappresentava per noi.
Da Roma a Favara ho risposto a tutte le domande e descritto la passione del movimento a cui mi sono avvicinato per cambiare in meglio l’italia.
Ho contributo sia attivamente che economicamente agli eventi locali perché amo la mia città e la voglio rendere viva.
Non mi autoproclamo attivista, lo sono e lo dimostrano i fatti.
Gli attivisti sono quelli cui ci si rivolge durante le campagne locali, regionali, nazionali.
Quelli che montano i gazebo, ascoltano la gente, spiegano i perché di scelte a volte non sempre comprensibili.
Quelli che difendono il movimento a tutti i livelli e ne spiegano le ragioni delle scelte.
A noi, attaccati tutti in tutti i territori e a tutti i livelli, non servono certe parole perché il nostro attivismo è riconosciuto dalla città sua da chi si reputa elettore del movimento sia da chi non lo è.
Noi ci rispecchiamo nei valori su cui è nato il movimento.
Lo siamo e lo rivendichiamo noi scegliamo di esserlo ogni giorno, giorno dopo giorno senza interessi da rivendicare.
Noi siamo gli attivisti, coloro contattati per ogni campagna o iniziativa da ogni deputato o senatore o consigliere, o sindaco.
Tutti i “Big” del movimento stesso fanno sempre riferimento agli attivisti e sapete perché?
Semplice, sono gli attivisti che hanno forgiato questo movimento, tutti lo sono stati e molto spesso c’è chi dimentica di esserlo stato, appena eletto. Ma per fortuna non tutti sono così.
Non ho mai preteso nulla da nessuno ma certe parole fanno comprendere come per qualcuno gli attivisti siano quelli da “usare e gettare”.
NOI ATTIVISTI- conclude Bacchi- siamo LA BASE. Ma SENZA LA BASE SCORDATEVI LE ALTEZZE”.