Promosso nelle 15 regioni italiane che si affacciano sul mare, il progetto “Tartalife – Riduzione della mortalità della tartaruga marina nelle attività di pesca professionale”- LIFE12 NAT/IT/000937, intende contribuire alla riduzione della mortalità della Tartaruga marina Caretta caretta indotta dalle attività di pesca e alla conservazione della specie nel Mediterraneo. Il progetto, ente capofila il CNR-ISMAR e partner Libero Consorzio Comunale di Agrigento, Ente Parco Nazionale dell’Asinara, Fondazione Cetacea, AMP Isole Egadi, Legambiente, AMP Isole Pelagie (Ente Gestore Comune di Lampedusa e Linosa) e Consorzio UNIMAR., è stato finanziato dall’Unione Europeo attraverso il fondo LIFE+-Natura 2012, cofinanziato dalla Regione Marche e sostenuto dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali – Direzione Pesca.
I risultati delle varie azioni sono stati illustrati a Portonovo (AN) nel corso di un convegno che ha fatto registrare una notevole e qualificata partecipazione di pubblico, nel quale sono state presentate le relazioni di tecnici ed esperti. Il Libero Consorzio di Agrigento, grazie al Tartalife e attraverso l’esperienza del Settore Ambiente (con ben cinque esperienze nei progetti europei finanziati in questi anni dalla misura LIFE) ha potenziato il centro di recupero della fauna selvatica di Cattolica Eraclea, adatto ad ospitare anche le tartarughe ferite e recuperate in mare, e ha gestito due azioni di progetto: la E2, consistente nell’apertura di desk informativi a Licata, Porto Empedocle e Sciacca per consulenze agli operatori della pesca sui finanziamenti FEAMP, e la E3, che riguarda attività di sensibilizzazione e informazione rivolte alle scuole e al grande pubblico. Proprio questa ultima azione è stata illustrata a Portonovo dallo staff del Settore Ambiente, riportando un notevole apprezzamento da parte degli addetti ai lavori e del pubblico, con la descrizione del programma di educazione ambientale “Scopri-Tarta”, rivolto alle scuole primarie e secondarie di primo grado della Sicilia, il programma di informazione e sensibilizzazione Tartaworld sulle spiagge agrigentine e le diverse edizioni del Tarta-day.
L’approccio multidisciplinare è stato fondamentale per ottenere risultati validi ed interessanti in proiezione futura, sopratutto se applicati su larga scala e diffusi nella maggior parte delle marinerie italiane. La riduzione delle catture accidentali di tartarughe marine (bycatch) attraverso le modifiche tecniche degli attrezzi di pesca (TED, ami circolari, dissuasori luminosi, nasse di nuova progettazione, ecc.), il rafforzamento dei presidi di recupero e primo soccorso con nuove e moderne attrezzature, la formazione del personale dei centri di recupero e la formazione del grande pubblico e degli studenti sono state i punti di forza di questo progetto, che ha avuto proprio nei pescatori i veri protagonisti.