Lettera aperta per la scelta di una reale gestione pubblica e partecipativa nell’ATI di Agrigento
Gentili Sindaci,
da sempre seguiamo, tramite il Forum Siciliano dei Movimenti per l’Acqua e i Beni Comuni, l’evoluzione della situazione relativa alla gestione del servizio idrico integrato nell’agrigentino.
Abbiamo avuto modo di apprezzare il proficuo lavoro svolto da molti anni in collaborazione tra il Forum Siciliano e diversi Sindaci e consiglieri comunali a difesa della gestione pubblica dell’acqua.
Finalmente, dopo un’assidua mobilitazione dei comitati volta a denunciare lo stato disastroso della gestione idrica e della continuativa sottrazione di un diritto fondamentale, ad Aprile 2018 si è giunti a risolvere il contratto in danno del gestore Girgenti Acque S.p.A..
Abbiamo appreso che nei prossimi giorni sarà convocata l’Assemblea dei Rappresentanti dell’ATI di Agrigento con all’ordine del giorno la scelta della forma di gestione del servizio.
Ci teniamo ad evidenziare l’opportunità di uscire dalle logiche della gestione privatistica proprie della natura di qualsiasi tipo società per azioni, riportandola nell’alveo del diritto pubblico con l’affidamento ad un’azienda speciale consortile, appunto pubblica e partecipata dai cittadini.
Da sempre affermiamo, infatti, che la gestione pubblica è una condizione necessaria ma non sufficiente perché sia possibile essere realmente vicini ai bisogni delle comunità locali. Questa tipologia di gestione va integrata con una partecipazione attiva e concreta dei cittadini e dei lavoratori mediante strumenti efficaci che solo l’ente di diritto pubblico rende praticabile. A nostro avviso questa è l’unica modalità attraverso cui si garantisce l’efficienza e la trasparenza necessarie per la fruizione di un servizio pubblico essenziale.
Sarebbe questa una scelta che assumerebbe un particolare significato a distanza di otto anni dallo svolgimento dei referendum e al mancato riconoscimento dell’esito di quella straordinaria prova di democrazia e partecipazione popolare, con la quale gli italiani hanno chiaramente espresso la loro volontà di liberare la gestione del bene comune acqua dalle logiche del profitto.
Si tratta di una sfida ideale e culturale che poggia su solide basi giuridiche circa la sua percorribilità affinchè si giunga ad affermare una nuova modalità di gestione del servizio idrico.
Ad Agrigento avete la grande opportunità di fare un primo passo per la reale e concreta attuazione della volontà popolare espressa con i referendum del 2011.
Pertanto, facciamo appello a tutte e tutti voi perché vi schieriate per una gestione pubblica e partecipativa attraverso la costituzione di un’azienda speciale consortile perché l’acqua è il paradigma di tutti i beni comuni e del livello di democrazia effettivamente esigibile dai cittadini. Per questo si scrive acqua si legge democrazia.
Roma, 25 Settembre 2019.