Non poteva non passare inosservata la “visita” a Favara di una numerosa delegazione di parlamentari regionali del Movimento 5 Stelle, almeno una decina, che ieri hanno voluto incontrare la sindaca Alba, la giunta e i suoi fedelissimi consiglieri da una parte, e dall’altra i 7 consiglieri che hanno proposto la sfiducia.
L’incontro proprio pochi minuti prima dell’inizio del Consiglio Comunale teso a capire il perché della incresciosa situazione che si è venuta a creare in seno al Movimento grillino di Favara diviso in due con le parti “l’un contro l’altro armati”. I dieci parlamentari, o portavoce come preferiscono essere chiamati, crediamo abbiano ascoltato le parti per capire le ragioni che vedono la sindaca Anna Alba senza la sua maggioranza, avversata direttamente da molti dei suoi compagni di Movimento e criticata per reazioni amministrative e politiche. Ognuno avrà sostenuto le proprie posizioni, Anna Alba avrà forse evidenziato che sta lavorando bene, che anche l’opposizione tante volte è stata con lei. Allo stesso tempo i consiglieri dissidenti avranno confermato di votare la sfiducia esplicitando alla delegazione dei parlamentari le contestazioni che hanno determinato l’irreparabile strappo.
Insomma un forte braccio di ferro tra due frange senza esclusione di colpi, nel mezzo non solo il futuro del M5S di Favara ma quello dell’intera città. Non sappiamo l’idea che si sono fatti i parlamentari e quale potrebbe essere la loro azione in relazione anche a quanto prevede il regolamento interno grillino. Il giorno della sfiducia è alle porte e non c’è tempo da perdere e azioni o decisioni dovrebbero essere immediate. Certamente subito dopo la votazione potrebbero essererci dei risvolti magari inaspettati e prese di posizioni ufficiali dallo staff regionale del M5S.