Ho incontrato il nuovo Padre Guardiano del convento dei Francescani di Favara, padre Giuseppe Di Fatta, domenica scorsa sul belvedere della collina che domina la città.
C’è un forte legame che dura da oltre cento anni tra il Convento e il paese. Mio zio, P. Francesco Schifano, mi raccontò in una occasione, seppure non testimone ma più vicino nel tempo, che all’epoca della costruzione della casa dei Francescani si formò una catena umana che da Piazza Giarritella arrivava fino alla collina, uomini, donne, ragazzi si passavano i secchi d’acqua necessari alle maestranze per la realizzazione del convento.
Mi piace pensare che la stessa acqua sia ridiscesa verso Favara sotto forma di prezioso servizio da parte dei frati Francescani.
Ne parlo con padre Giuseppe Di Fatta. “Vero è che l’acqua del servizio verso i fratelli scende in paese – mi dice – ma è pur vero che altra preziosa acqua sale ancora verso di noi, sotto forma di affettuosa accoglienza da parte di tutti, parroci e fedeli”.
Intanto, fra Giuseppe, fra Agatino, fra Gianluca e fra Juan con l’ordine francescano secolare preparano le attività che coinvolgeranno giovani ed adulti nella solidarietà e nel vivere in comunità.