Senza se e senza ma il componente del Direttivo provinciale dell’ARCI di Agrigento Pasquale Cucchiara in una dettaglia nota spiega il perchè, secondo lui, dovrebbe essere votata dai consiglieri comunali la mozione di sfiducia alla sindaca pentastellata di Favara.
“Provo a spiegarlo in maniera analitica.
Dal punto di vista politico, a partire dalla campagna elettorale per le comunali del 2016, ci siamo attivati per organizzare un dibattito pubblico fra tutti i candidati a sindaco al fine di mettere chiarezza sui programmi, sulle idee e sul futuro della nostra città. L’incontro fu molto partecipato anche se la futura sindaca della città non partecipò all’appuntamento che avevamo pattuito. Anche in questo caso le scuse non ci convinsero.
Dopo che il M5S stravinse le elezioni, prima dell’ufficilizzazione dell’annunciato dissesto finanziario, prendemmo posizione contro questa infausta possibilità e suggerimmo di valutare questo provvedimento insieme alle forze sociali e sindacali. Furono parole al vento. Inoltre, abbiamo seguito e seguiamo con crescente preoccupazione la lenta agonia della nostra città: la riscossione dei rifiuti, l’erogazione dell’acqua, le strade dissestate, la mancata progettazione europea, i dissidi interni al m5s e il clamoroso “strappo” con l’On. favarese di riferimento.
Dal punto di vista socio/culturale abbiamo collaborato poco e dialogato male.
La sindaca, o, in sostituzione, qualche assessore, si sono limitati a partecipare solo in quelle iniziative dove li abbiamo inviatati ad intevenire. Le altre attività sono state sistematicamente ignorate e, quando hanno mostrato attenzione, è stata quasi sempre polemica (vedi l’organizzazione del XXV Aprile) .
Ultimamente, preso atto che questa amministrazione si è sempre disinteressata delle nostre attività e ha ignorato le nostre proposte abbiamo iniziato a protocollare i nostri progetti. Ad esempio, con il protocollo numero 7655 del 17/04/2019 abbiamo chiesto di mettere al bando la plastica monouso in qualsiasi tipo di manifestazione pubblica e con il protocollo numero 3438 del 26/07/2019 abbiamo raccolto la petizione lanciata dal giornale “I siciliani giovani” per dedicare una via o una piazza ad Andrea Camilleri.
Entrambe le proposte sono state, ad oggi, ignorate con l’aggravante di aver constatato che l’amministrazione ha portato avanti alcune attività di sensibilizzazione sul plastic free senza tenere conto, (ancora una volta!) della nostra presenza e della nostra attenzione verso tale tematica.
Aggiungo che, il caso della copertura dei murales antirazzasti (poi chiarita!) si è raschiato il fondo e, tanto per la cronaca, una vergognosa scritta persiste in via Fratelli Cervi.
Se l’associazzionismo a Favara stenta a decollare è anche grazie all’apatia politica di questa amministrazione che non si è prodigata a costituire la consulta giovanile, la commissione pari opportunità, a favorire processi di partecipazione civile, inclusione sociale e ha disilluso proposte, peraltro condivisibili e rimaste sulla carta, come l’albo dei cittadini in giunta e il sindaco a domicilio.
Potrei continuare ma l’elenco risulterebbe troppo lungo.
Tuttavia, anche se spero di sbagliarmi, credo che la mozione di sfiducia non sarà approvata dal consiglio comunale di perché quel che rimane dell’ opposizione ha già dato una chiara indicazione sui futuri equilibri (vedi l’elezione del vice presidente del consiglio comunale ) su cui reggerà la nuova maggioranza.
Al di là di come si configurerà il nuovo assetto politico della città, è chiaro che l’ARCI continuerà la sua attività culturale e a guardare con rinnovata attenzione e con sano spirito critico la vita politica favarese in maniera libera, disinteressata e senza condizionamenti di parte e di sorta”.
Pasquale Cucchiara Direttivo provinciale ARCI Agrigento