Ieri vi abbiamo subito dato il risultato del voto sulla mozione di sfiducia alla sindaca Anna Alba, oggi vogliamo raccontarvi quello che è successo in aula e, naturalmente per grandi linee, le dichiarazioni dei vari consiglieri ed amministratori che si sono succeduti a parlare. E partiamo dalla fine, ovvero dalle dichiarazioni rese dalla sindaca Anna Alba subito dopo il voto e a chiusura della seduta del Consiglio comunale che non ha approvato la mozione di sfiducia.
“Questa vicenda della mozione sfiducia lascia tutti con un amaro in bocca. La guerra fa feriti da entrambi le parti, tra i vinti e i vincitori, a me dispiace che sia mancata in questa fase quella che è la dialettica politica ed il confronto, nonostante la mia totale disponibilità – ha dicharato Anna Alba – Da oggi si apre un nuovo scenario politico perché io sono il sindaco che è stato voluto da questa comunità e devo dare risultati ai nostri concittadini che meritano una buona azione amministrativa. Il rimpasto è obbligatorio un assessore manca da tempo, un altro si è dimesso ieri, c’è la possibilità di poterne inserire un altro. Si apre una nuova fase inizieremo a capire che tipo di programma dovremmo proporre alla città per poterci permettere di concludere in serenità questo mandato. Abbiamo dato un segno di apertura alle altre forze politiche da domani vedremo lo scenario che verrà fuori”.
Ma ritorniamo agli interventi e alle dichiarazioni di voto sulla mozione di sfiducia che hanno visto sul pulpito ad esprimere la loro posizione anche consiglieri che mai o solo qualche volta hanno preso parola, soprattutto dai banchi del Movimento 5 Stelle. Ma andiamo con ordine e naturalmente citando soltanto qualche frase per ogni intervento, d’altronde il nostro è un articolo giornalistico e non certo il verbale si seduta.
Anna Alba nel corso della seduta del Consiglio comunale di Favara chiamato a trattare la sia sfiducia ha avuto la possibilità di intervenire più volte con argomentazioni amministrative e politiche, difendendo il suo operato e il suo lavoro, ma anche attaccando quella parte di Movimento che la vuole sfiduciare. “L’azione posta in essere dai consiglieri segna la storia del M5S poiché non tiene conto del codice etico del Movimento. Inoltre dimenticano che i miei voti al ballottaggio hanno permesso di avere il premio di maggioranza e quindi a loro di essere eletti consiglieri, che adesso vogliono sfiduciare il loro sindaco. Sindaco innalzato ad eroe il giorno della votazione che diventa nemico da abbattere il giorno successivo. Tutto inizia e tutto finisce con la richiesta di azzeramento delle Giunta e la nomina di tre assessori voluti da loro. Ma era un bluff. Li impongono e poi non si presentano neanche alla cerimonia del loro giuramento E poi mi accusano di non averli fatti lavorare. Ho appreso della mozione di sfiducia dalla stampa, nel prendere questa decisione non si sono neanche confrontati con gli altri consiglieri. Azioni che si scontrano con le regole del Movimento, azioni che ho segnalato ai probiviri”. Alla difesa/attacco sui temi politici si aggiungono le cose realizzate e/o in itinere. “Il dissesto era un atto dovuto lo sapevamo tutti. Siamo partiti dalle macerie e stiamo cercando di gettare basi solide per il futuro. Perché proprio adesso bisogna dare uno stop, a chi giova? Mancano ancora 20 mesi alla fine del mio mandato, c’è ancora molto da fare. Sono stata eletta da una comunità ed a loro devo rendere conto”. Ed in considerazione del fatto che non ha più la maggioranza numerica in consiglio in quanto verrà meno l’appoggio dei 7 firmatari della sfiducia, Anna Alba ha comunicato che “ha incontrato il segretario di un partito politico (PD ndr) e si potrebbe aprire una nuova prospettiva per proseguire il mandato”.
La conferma non si è fatta attendere. Infatti nella sua dichiarazione di voto il consigliere comunale del PD Gero Castronovo ha letto il comunicato ufficiale stilato dal Circolo PD di Favara. “Il Partito Democratico, preso atto dell’apertura alle forze politiche fatta dal sindaco di Favara Anna Alba nel suo recente documento e a seguito dell’incontro che ha avuto con lo stesso capo dell’amministrazione, a conclusione della riunione del Circolo di ieri sera, si è stabilito di esprimersi con l’astensione sulla mozione di sfiducia nei suoi confronti. Una mozione di sfiducia che i proponenti non hanno concordato nel con il Circolo, ne con i consiglieri comunale del PD. E siccome il PD è una forza politica seria, per nulla ondivaga, abituata al confronto, che3 non c’è stato in occasione dell’elaborazione della mozione di sfiducia, ha deciso di astenersi dalla votazione. Pur esprimendo un giudizio negativo sull’attività svolta dall’amministrazione comunale a guida Cinque stelle”.
Non la pensa totalmente così l’altro consigliere del PD Laura Mossuto che non contempla per “forma mentis” il fatto che un consigliere si possa astenere, non tanto sulla sfiducia ma su qualsiasi argomento. “L’astensione non è stata una scelta semplice e all’interno del partito ci sono state posizioni differenti. E’ necessario lavorare tutti insieme per la città, ma il mio giudizio sull’amministrazione comunale di Anna Alba è stato ed è negativo per cui il mio voto è SI alla mozione di sfiducia”. Partito Democratico diviso e scontento come si è chiaramente evidenziato dalla diversa posizione di Castronovo e Mossuto, ma anche dal mormorio non tanto velato dai tanti militanti del PD presenti in aula che, mentre Castronovo leggeva il deliberato, si rivolgevano al segretario Carmelo Vitello, anch’egli presente.
Sergio Caramazza,(SI): “I favaresi hanno creduto in voi, ma li avete delusi. E’ chiaro che la mancata sostituzione dell’assessore Pecoraro e le recenti ed inaspettate dimissioni di Nicotra le consento di aprire le porte a chi vuole entrare”.
Carmelo Sanfratello, (SI): “Le nostre firme sulla mozione sono state sofferte e mai avrei pensato che ciò sarebbe potuto succedere. Lei (rivolgendosi ad Anna Alba) è riuscita a dilapidare un risultato storico con spregiudicatezza. E’ la gente che ci dice mandatela a casa”.
Calogero Pirrera, (SI) : “ E’ stato violato in patto con la città ad iniziare dalla mancata attuazione del programma e le promesse fatte non sono state mantenute”.
Rossana Castronovo, (SI): “Altro che reset-comune o palazzo di vetro, gli uffici sono bloccati e tutto fatto senza comunicazione. Nessuno è stato coinvolto alla faccia della sbandierata partecipazione”.
A dare man forte ad Anna Alba il suo vice Giuseppe Bennica che prova a difendere il suo operato in materia di rifiuti urbani sbandierando un aumento della percentuale della raccolta differenziata, ma evidenziando anche le tante difficoltà operative su tutte il conferimento in discariche distanti centinaia di chilometri con i conseguenziali aumenti dei costi e diversi disservizi.
Giuseppe Sorce, (SI): “Vista la reale e disastrosa situazione del servizio di igiene, forse l’assessore Bennica descriveva le realtà di Ginevra o Praga. Cara sindaca noi credevamo nel documento etico che lei non ha messo in pratica per cui dia seguito alle sue stesse promesse e si dimetta”.
Marilì Chiapparo, (SI): “Il popolo l’ha già sfiduciata giudicandola la peggiore amministrazione che Favara abbia mai avuto. Dichiarando di dar corso ad una nuova amministrazione, per la quale c’è stato il barattato della carica di vice presidente del consiglio comunale, ha commesso un “reato morale” tradendo la fiducia dei cittadini che l’hanno votata”.
Leonardo Caramazza, (NO): “Avete attuato (rivolgendosi ai suoi ex compagni grillini) un mobbing politico nei confronti della sindaca, firmando poi un mozione di sfiducia che è pura retorica, priva di qualsiasi fondamento politico. Bisogna valutare l’azione di una amministrazione guardando anche alle condizioni economiche e amministrative nelle quali è costretta ad operare”.
Carmelo Costa, (SI): “Il nostro, e sottolineo nostro, era un progetto presentato alla città sei mesi prima delle elezioni, c’erano le nostre idee, la programmazione. Dopo sono venute persone che dovevano attuarlo, tra cui lei cara sindaca che lo ha portato al fallimento”.
Giusy Sciara, (SI): “Noi ci abbiamo creduto, ci siamo impegnati, abbiamo lavorato, io personalmente ho anche proposto piccole iniziative alle quali lei non ha dato mai riscontro”.
Selenia Failla, (NO): “Sono gravi le dichiarazioni politiche che avete portato per motivare la mozione, niente di più falso”.
Carmelina Cusumano, (NO): “L’amministrazione comunale di Anna Alba ha lavorato con passione, amore e responsabilità, semmai siete voi (rivolgendosi ai colleghi grillini) che in più occasioni avete cercato di ostacolare o frenare ‘azione amministrativa”.
Massimo Liotta, (SI) : “Noi siamo stati leali e fiduciosi, abbiamo votato tutti gli atti che la giunta in questi tre anni ha portato in aula, tranne lo spostamento del mercato per il quale non ci convincono le motivazioni”.
Antonio Scalia, (NO): “Ritrovate l’unità e proseguite il lavoro amministrativo per il quale la città di ha dato un voto plebiscitario (l’esortazione è indirizzata a tutti i consiglieri 5 Stelle). Non sono favorevole alla mozione, non voglio affidare la città ad un commissario, Ritorno a chiedere l’istituzione di una Commissione consiliare speciali per l’ambiente a tutela della salute nostra e dei nostri figli”.
Il risultato del voto a questo punto è apparso chiaro. Lo abbiamo scritto dettagliatamente nell’articolo di ieri sera, e che qui li vogliamo ricordare, partendo dalla decisione di non partecipare ai lavori d’aula (non ne sappiamo il motivo e non ci sembra che sia stato comunicato) da parte del vice presidente del Consiglio comunale Giuseppe Nobile e del consigliere Salvatore Fanara che, senza tanti arzigogoli, dovrebbero appoggiare la nuova coalizione.
13 i SI alla sfiducia Calogero Pirrerra, Giuseppe Sorce, Carmelo Sanfratello, Giusy Sciara, Carmelo Costa, Massimo Liotta e Danila Baio del Movimento 5 Stelle; Vito Maglio, Sergio Caramazza, Marilì Chiapparo e Rossana Castronovo del Gruppo Misto; Laura Mossuto del PD e Salvatore Giudice eletto nella lista Favara Domani. 8 i NO Selenia Failla, Carmelina Cusumano, Marianna Fallea, Giuseppe Bellavia, Leonardo Caramazza e Salvatore Di Naro del M5S; Antonio Scalia eletto nella Lista P.D.R. – Sicilia Futura. Il consigliere del PD Calogero Castronovo, come dicevamo si è astenuto.