Decine di pattuglie si sono avvicendate per perlustrare, soprattutto nelle ore serali e notturne, la via Atenea, la via Pirandello ed il dedalo di viuzze circostanti.
L’operazione è una prima importante risposta alla richiesta di attenzione fatta recentemente da alcuni residenti, al fine di regolare maggiormente l’attività di alcuni locali di intrattenimento e di esercitare un maggiore controllo nei confronti dei numerosi giovani che sono soliti intrattenersi nei loro pressi. L’attenzione dei militari della Compagnia di Agrigento si è infatti principalmente concentrata sulle modalità di svolgimento delle serate di due dei principali locali del centro città. I Carabinieri si sono infatti appostati nei pressi ed hanno constatato che un gruppo musicale stava suonando, intrattenendo un folto gruppo di giovani. Andando ad approfondire l’analisi della documentazione in possesso dei gestori, i Carabinieri, infatti, hanno accertato che le due attività erano prive delle necessarie autorizzazioni. Per questo motivo, poco dopo la mezzanotte, i militari hanno intimato di interrompere l’attività di intrattenimento. Il tutto è stato segnalato alle Autorità competenti per i provvedimenti conseguenti.
Nel frattempo, decine di Carabinieri a bordo di gazzelle, hanno controllato un centinaio di giovani, sia a bordo di veicoli mentre si avvicinavano al centro, sia a piedi tra i vicoli. I risultati non si sono fatti attendere neanche su questo versante. Infatti, in due casi i militari hanno scovato nelle tasche di alcuni giovani dei piccoli quantitativi di hashish, verosimilmente per uso personale, per i quali è scattata subito la segnalazione alla Prefettura. In un altro caso, ad un posto di blocco, è incappato un 32enne di Agrigento, trovato alla guida della sua auto privo di patente poiché già in passato revocata. Il veicolo è stato subito sequestrato. Infine, Un 28enne di Porto Empedocle, in trasferta nella Città dei Templi, è stato colto, a seguito di una perquisizione, in possesso di un pericoloso coltello a serramanico di ben 20 centimetri, subito sequestrato, sapientemente nascosto tra i sedili della sua autovettura. In entrambi i casi, è scattata la immediata denuncia alla Procura della Repubblica.