La Polizia di Stato nella serata di ieri 8 novembre a conclusione di un’intensa e articolata indagine di polizia giudiziaria effettettuata durante l’estate 2018 ha eseguito 5 misure cautelari a carico di altrettanti soggetti ritenuti responsabili del reato di spaccio di sostanze stupefacenti posto in essere nella località balneare di San Leone ad Agrigento.
In particolare la Squadra mobile di Agrigento ha sviluppato tra maggio e settembre 2018 un’attività di indagine tradizionale e tecnica anche con l’ausilio di telecamere che hanno permesso di verificare numerose cessioni di stupefacenti effettuate dagli indagati nella centralissima Piazza Giglia a San Leone. Tutti giovani noncuranti dei numerosissimi passanti che affollavano la piazza e senza alcuna remora e precauzione vendevano vari tipi di stupefacenti alla luce del sole.
Le misure cautelari sono state emesse dal gip del Tribunale di Agrigento Alessandra Vella su richiesta del sostituto procuratore della repubblica Gloria Andreoli. Arresti domiciliari per Calogero Alessandro Trupia classe 1989 e Haouari Faisal classe 1982; l’obbligo di dimora ad Agrigento con prescrizione per Luigi Andrea De Marco classe 1999 e per B. A. classe 97, un divieto di dimora in territorio di Agrigento per un altro soggetto. In particolare Luigi Andrea De Marco veniva rintracciato a Palermo e durante la perquisizione domiciliare veniva trovato in possesso di circa 133 grammi di sostanza stupefacente di tipo hashish, un bilancino e un cutter. Per tali ragioni veniva tratto in arresto in flagranza di reato e posto agli arresti domiciliari a disposizione della Procura della Repubblica di Palermo.
Nel corso delle indagini sono stati effettuati numerosissimi sequestri di sostanze stupefacenti del tipo hashish, anfetamine, ecstasy, cocaina, per un totale complessivo di circa 250 grammi.
“Non può non evidenziarsi – ha detto il dirigente della Mobile Minardi – che i numerosi episodi di spaccio effettuati senza precauzione alcuna nella suddetta pubblica Piazza non sono mai stati oggetto di segnalazioni alla Questura”.
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