“A quattro mesi e mezzo dalle dimissioni di ben tre assessori , a due mesi dallo “strappo” fra i cosiglieri vicini all’On. Locale del M5S e la sindaca della città, a un mese dalla votazione della mozione di sfiducia, la situazione politica favarese rimane in una inspiegabile fase di stallo.
Inspiegabile perché, a naso, gli addetti ai lavori, parte della stampa più avvertita e la città hanno percepito una certa disponibilità, diretta o indiretta, da parte di molti consiglieri di opposizzione, alla costruzione di un nuovo corso politico di questa strana legislatura.
Attenzione, chi vorrà entrare in maggioranza si assumerà delle responsabilità politiche difficili da difendere all’interno dei propri partiti di riferimento (ammesso che esistono!) e soprattutto davanti alla cittadinanza. Inoltre, questo documento non vuole essere una delle tante invettive nei confronti dell’amministrazione comunale ma una semplice esortazione a mettere la parola fine a questa lunghissima crisi politica.
Insomma, la città, dopo il fallimento della mozione di sfiducia, esige stabilità, chiarezza, progettualità e una chiara visione di futuro.
Invece, la sindaca, come Penelope, sembra disfare la tela che aveva tessuto durante il giorno, in attesa di una quadra politica che non arriva mai nonostante molti proci sembrerebbero dalla sua parte.
Pesa, soprattuto nel nostro spazio d’azione, l’assenza di un assessore alla “Cultura” capace di offrire e valorizzare quei sani stimoli intellettuali, artistici e musicali di cui la nostra città dispone.
Noi, dal nostro canto, giovedì 28 novembre presenteremo il libro di Franco Boccadutri dal titolo “Vittorini nella città degli angeli”. Sarà una buona occasione per riflettere sull’importanza dell’antifascismo e dell’attivismo politico di tanti personaggi locali che contribuirono alla crescita democratica della nostra città e non solo”.
Pasquale Cucchiara – membro del direttivo privinciale ARCI Agrigento.