Sabato 23 novembre il Circolo culturale Empedocleo ha ospitato l’appuntamento conclusivo di “Prendiamoci Cura”, un ciclo di incontri itineranti che hanno acceso il riflettore sul tema delle cure palliative nei distretti sanitari di Agrigento.
Fortemente voluto dal Direttore dell’Unità Operativa Hospice e dell’Unità Operativa di Cure Palliative, dottor Geraldo Alongi e dalla sua équipe, in sinergia con la Direzione aziendale dell’ASP 1 di Agrigento, questo palinsesto di eventi formativi nasce con l’obiettivo di favorire il dialogo tra i professionisti della sanità per integrare e condividere conoscenze e protocolli, oltre che per potenziare l’organizzazione territoriale e i percorsi assistenziali della rete di cure palliative.
“Prendiamoci Cura” si inserisce nel percorso di educazione e sensibilizzazione sulle cure palliative avviato dall’Hospice di Agrigento sin dai primi momenti della sua costituzione e ribadisce la necessità per il Sistema del Welfare di fornire risposte nuove e adeguate ai bisogni di una popolazione crescente di malati affetti da patologie cronico-degenerative in fase avanzata o terminale, in condizioni cliniche di estrema fragilità e di grave sofferenza.
L’incontro di sabato ha evidenziato come ancora oggi questi malati, se non inseriti in un opportuno percorso di cure palliative vengano troppo spesso sottoposti a cure erogate in modo frammentario e non coordinato, con ripetute ospedalizzazioni, che si traducono talvolta in trattamenti inappropriati e costosi che minano la soddisfazione dei malati stessi e dei loro familiari rispetto all’assistenza sanitaria ricevuta. Parimenti, si è evidenziato il crescente bisogno formativo tra i professionisti che compongono le équipe.
«La costruzione di una solida rete di cure palliative – dichiara Alongi – puntuale nel rispondere a richieste di cura complesse, non può prescindere da un’adeguata organizzazione delle interdipendenze tra i nodi della stessa». Lungo la giornata di lavori si sono avvicendati gli interventi di esperti e professionisti delle cure palliative coordinati dalla dottoressa Carmelinda Scalia, psicologa e psicoterapeuta dell’U.O. Hospice di Agrigento.
Molto interessante la tavola rotonda che ha approfondito il tema della presa in carico del malato in cure palliative, moderata dalle dottoresse dell’U.O. Hospice Carmelinda Librici e Adriana Malfitano, a cui hanno partecipato medici
di medicina generale e palliativisti, assistenti sociali e rappresentanti delle Onlus che erogano cure palliative domiciliari quali, tra gli altri, Vincenzo Carità, , Emanuele Bullara, Salvatore Farruggia, Pasquale Lattuca, Rosangela Parisi, Tania Piccione, Giuseppe Provenzano, Tania Rinaldi, Caterina Testaì, Antonino Sandullo e il Direttore di
Distretto Giuseppe Amico.
Particolarmente atteso l’intervento dell’Onorevole Giorgio Trizzino, Deputato della Repubblica Italiana e medico da sempre attento al tema delle cure palliative, che in apertura ha voluto ringraziare il dott. Alongi e la sua équipe per quanto fatto in questi anni, nel primo Hospice nato in Sicilia, in termini di assistenza ai malati e di comunicazione alla cittadinanza.
L’On.le Trizzino ha poi trattato diverse tematiche estremamente attuali: il ruolo cruciale dell’assistenza domiciliare integrata, lo stato dell’arte delle cure palliative lungo lo Stivale, le normative e le politiche sanitarie, lo sviluppo ancora disomogeneo delle reti locali di cure palliative e l’adozione di modelli organizzativi e percorsi assistenziali di presa in carico del paziente difformi tra le diverse Regioni, i costi e gli investimenti del SSN e il problema delle disuguaglianze in ambito sanitario, oggi particolarmente sentito in Italia.
La qualità delle cure offerte nel fine vita rappresenta un argomento cruciale per la politica sanitaria nazionale, in considerazione del continuo incremento di malati che necessitano di cure appropriate a patologie croniche, neoplastiche e non, lungo il territorio nazionale.