Giuseppe Maurizio Piscopo
Il passato ritorna sempre, i ricordi riaffiorano alla memoria. C’è un tempo per ogni cosa è scritto nel Vangelo. A Chiusa Sclafani incontriamo Nino Patti che ha voluto organizzare un incontro con i suoi compagni di scuola, tutti nativi di Chiusa in un anno fortunatissimo per la Sicilia: il 1959. Dopo 50 anni a Chiusa si sono ritrovati trentadue compagni provenienti da tutta l’Europa, dalla Germania, dalla Sicilia, da Mazara del Vallo, da Messina, da Palermo. Per realizzare questo incontro è stato fondamentale l’aiuto di Anna Montalbano e di Gino Cascio che è andato al Comune più volte a ricercare l’elenco dei nativi del 1959.
Ma prima di porre la prima domanda a Nino Patti chiediamo di presentarci la sua Città.
Chiusa Sclafani è un paese del trecento. E’ il paese delle 12 chiese una più bella dell’altra, nelle quali si custodiscono grandi capolavori dell’arte pittorica. Il paese fu fondato dal conte Matteo Sclafani. E’ il paese delle ciliegie, nota per una necropoli scoperta nel 1877. Fino a 50 anni fa era un’importante stazione ferroviaria punto di snodo della linea Palermo-Corleone-Sciacca- Ribera. Molti cittadini di Chiusa sono emigrati in vari paesi del mondo. Qui è nato l’attore Totò Cascio indimenticabile interprete del film Nuovo Cinema Paradiso del premio Oscar Giuseppe Tornatore.
A Nino Patti chiediamo: quando ti è venuta l’idea di organizzare questo incontro?
L’idea mi è venuta molto forte nel mese di Settembre. Ho sentito la voglia e la nostalgia di rivedere tutti i miei compagni di scuola che non riabbracciavo da 50 anni. Volevo ripercorrere le loro strade e confrontarle con la mia vita di oggi.
E’ stato facile organizzare questo incontro?
Non è stato facile. Ma grazie ai miei amici Antonella Montalbano e Gino Cascio che ha trascorso molto tempo al Comune di Chiusa a consultare tutti i registri e gli elenchi dei nativi del 1959, grazie all’aiuto fondamentale di parenti ed amici che si sono appassionati a questa storia, ci siamo potuti ritrovare e riabbracciare a Chiusa sabato 14 dicembre. Il mio paese è il luogo dell’anima e della memoria. Per me questa esperienza è stata bellissima, come essere trascinato in una favola di altri tempi. Il 7 ottobre abbiamo costituito una chat di watsapp e ci siamo scambiati indirizzi e numeri di telefono.
Che cosa hai provato nel rivedere i tuoi compagni che non vedevi da molto tempo?
Dentro di me ho provato grandi emozioni. Sono arrivato quasi a piangere dalla felicità, non mi sembrava vero, credo di avere vissuto quasi un sogno. Abbiamo rivisto le foto di quando eravamo bambini, ci siamo riabbracciati ora, realizzati con moglie e figli e tante professioni tutte diverse: professori, impiegati, dirigenti.
Che cosa vi siete detti?
Abbiamo parlato a lungo. Sogni, curiosità, contrasti, viaggi, tanti progetti e un punto fermo: ci rivedremo ancora. Ci rivedremo ogni anno in primavera sempre a Chiusa Sclafani un paese che merita, un paese da vistare che si trova all’interno del parco naturale della Valle del Sosio.
Cosa ti senti di dire ai tuoi compagni in questo momento e per finire la nostra intervista?
Sento di ringraziarli uno per uno. Grazie di cuore per aver accolto il mio invito. Buon Natale e sereno anno nuovo a voi e alle vostre famiglie. E’ proprio vero: i compagni della scuola elementare non si dimenticano mai.
Ecco l’elenco dei miei compagni:
- Bivona Melina
- Caldarera Giuseppina
- Calia Anna
- Calia Giuseppe
- Campagna Marilù
- Campisciano Antonino
- Cascio Ingurgio Gino
- Chifeci Enzo
- Cinacimino Vincenzo
- Chicchirillo Matteo
- Colletti Gaetano
- Cuccia Giuseppina
- Di Pino Giuseppe
- Gaglianello Franco
- Geraci Rino
- Guzzetta Maria Concetta
- Latino Franca
- Maniscalco Laura
- Marino Michele
- Marino Salvatore
- Matteini Mario
- Maurici Maria
- Montalbano Anna
- Monteleone Antonino
- Musso Maria Concetta
- Noto Maria
- Palisi Caterina
- Patti Nino
- Pecorelli Dina
- Pollichino Ninì
- Spinelli Nicola
- Tortomasi Gino