Giuseppe Maurizio Piscopo
Incontriamo il giovane architetto Lorenzo Macelloni che ha studiato a Firenze. Lorenzo da sempre ha avuto una grande passione per il cinema. Sin da piccolo ha vissuto le emozioni del cinema in braccio a suo padre. In genere disegna a matita i ritratti di persone importanti come Fabrizio De Andrè. In passato ha partecipato ad una mostra insieme al nonno un pittore locale. Ha viaggiato molto in Cina, Tailandia, Emirati Arabi e in quasi tutta l’Europa. E’ stato più volte in Sicilia a cui è legato per ragioni affettive.
Tu sei un giovane architetto con la passione per il cinema. Quando nasce in te questa sana passione?
E’ nata da bambino con mio padre che è un cultore del cinema. Ho sempre avuto e mantenuto questa passione fin da giovane, ed ora che mio padre ha creato un team di lavoro per portarla avanti, ho voluto farne parte in qualità di tecnico del suono.
Qual è il primo film che hai visto?
Ho visto “Il Signore degli Anelli” di Peter Jackson, di cui ho letto più volte l’anonimo romanzo. Per me questo film è un vero capolavoro.
E il primo libro che hai letto?
“Il Signore degli Anelli” di J.R.R. Tolkien.
Puoi dare una definizione del Cinema contemporaneo?
Il cinema di oggi per me è quello della simulazione, dei remake e dei sequel… Più dell’80% dei film contemporanei si basa su storie già viste o che si riallacciano a quest’ultime. Le idee originali scarseggiano, sostituite da effetti speciali molto costosi. Un cinema che ammira il passato e che cerca di replicarlo, a volte anche in maniera sbagliata. Ovviamente è una mia opinione.
Puoi commentare questa frase: Il Cinema è la culla della mente.
Le storie che noi andiamo a raccontare attraverso immagini trasposte su pellicola sono il frutto della nostra fantasia. Nel film Nato a Xibet il regista Rosario Neri intende denunciare i piccoli paesi della Sicilia che si stanno spopolando, la Sicilia che sta emigrando in altri posti e sta portando la sua cultura, la sua esperienza altrove, perdendo le sue radici. Un tempo la Sicilia era molto più considerata anche dalla politica.
Quali sono i tuoi registi di riferimento?
Quentin Tarantino, Stanley Kubrick e David Lynch. Sono dei registi di cui ho sentito parlare molto da mio padre. Posso dire, che sono cresciuto vedendo questi film. Di Tarantino mi piace il suo modo di raccontare per immagini.
Mi puoi parlare della Lorebea film?
Posso sembrare di parte, ma è un’azienda seria ed importante che ha diverse attrezzature tecnologiche di alta generazione: macchine da presa ottiche, computer, software per montaggio. La Lorebea film porta sempre fino in fondo i suoi obiettivi, nonostante le varie difficoltà che incontra.
Dove si trova la Sede della Lorebea film?
La Sede si trova a Massa e Cozzile.
Cosa avete prodotto in questi due anni di lavoro?
Noi abbiamo prodotto due film, un corto e un documentario di qualità.
Puoi descrivere una tua giornata di lavoro?
Mi alzo ogni giorno alle 7 e mi aspetta la sala Computer dove lavoro per quasi otto ore di seguito. Questo lavoro in fondo non è molto diverso dalla vita e dal lavoro che svolgevo all’Università.
Di cosa ti occupi esattamente alla Lorebea Film?
Principalmente mi occupo di montaggio, video e mixing audio.
Il cinema che trasmette la Tv viene spesso spezzato dalla pubblicità e in questo modo perde tutto il suo fascino. Qual è la tua opinione su questo tema?
Il denaro vince sempre, le pubblicità portano molto più soldi di uno spettatore. Ritengo, che andare al cinema sia importante anche per questo, per promuoverlo. Il Cinema si vede con gli altri è un rito collettivo e senza interruzioni pubblicitarie. Al cinema le pubblicità sono solo all’inizio.
Ti è mai capitato di vedere due volte lo stesso film?
Fosse il problema di due… Diciamo che quando un film mi piace lo continuo a guardare finché non so a memoria tutte le battute.
Di quale film stiamo parlando esattamente?
So di essere ripetitivo, ma se non si è capito sono un fan sfegatato del “Il Signore degli Anelli” e delle altre opere di Tolkien. E’ stato un genio, come lo sono anche i fratelli Wachowski con “Matrix”.
Che cosa cerca il pubblico di oggi nel cinema?
Non saprei, e non mi sorprenderei più di nulla. Ultimamente si cerca più le serie tv da 10 ore che una storia raccontata in 90 minuti. Il nuovo cinema della famiglia è il divano davanti a una tv dozzinale a 50 pollici, in una casa con pochissimi libri.
Hai mai pensato di realizzare un film tutto tuo?
Sinceramente no! Non riuscirei a concepire una storia originale e che non faccia annoiare gli spettatori.
Qual è oggi la città del cinematografo?
Los Angeles.
Hai mai visitato gli studi di Cinecittà? Lo sai che oggi in questo luogo, che ha fatto la storia del cinema si realizzano solo dei sottoprodotti televisivi come “Il Grande fratello e Un medico in famiglia”?
Purtroppo sì, dalla Hollywood sul Tevere siamo finiti al degrado più totale di oggi.
Il cinema è la nostra memoria, il nostro sogno proibito, eppure è così difficile fare un film…
Senza soldi nessuno ci aiuta. Solo la nostra passione può farci sognare e produrre nuove idee, anche se rimarranno in un cassetto. Nel mio piccolo, posso dire, che non dobbiamo mai arrenderci, anche se le cose si fanno sempre più difficili. Mal che vada rimarrà un hobby costoso, ne esistono molti altri.
Qual è il tuo legame con la Sicilia?
I miei nonni sono nati in Sicilia. Appena ho visto l’isola per la prima volta me ne sono innamorato perdutamente . Mi ha colpito molto l’accoglienza dei siciliani, una cosa unica al mondo . Per non parlare di tutte le squisitezze culinarie, dei dolci e dei gelati al pistacchio. In tutta Italia si mangia bene ma in Sicilia si mangia da Dio. Il fascino che questa terra sa trasmettere a tutte le persone, e che pian piano, come denunciato in “Nato a Xibet”, sta scomparendo per sempre.
Quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Domanda di riserva? A parte gli scherzi, non saprei, vivo al momento. Per ora voglio aiutare mio padre nel suo lavoro. Penso sia questo il progetto migliore, quello che conta più di tutti è far conoscere la Lorebea film in tutto il mondo e portare i film nelle più importanti rassegne internazionali. E che il 2020 sia l’anno giusto!