Il progetto si è aggiudicato la vittoria al concorso “Festival dell’Architettura” bandito dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea e Rigenerazione urbana del Ministero per i beni e le attività culturali e per il Turismo. Ha l’intento di rendere l’architettura un propulsore sociale grazie al coinvolgimento di: architetti, urbanisti paesaggisti, artisti, antropologi, botanici, curatori… un lavoro sinergico di menti eccelse provenienti da ogni dove.
Il progetto punta a produrre un’accelerazione dell’economia di Favara attraverso buone pratiche di progettazione e di fruizione degli spazi pubblici e privati. Ad illustrare il nutrito programma, Florinda Saieva ed Andrea Bartoli con i partners privati e pubblici del progetto: Don Giuseppe Pontillo per la Curia Vescovile, Alfonso Cimino presidente dell’Ordine degli architetti di Agrigento, Giuseppe Bennica vicesindaco del comune di Favara, Maurizio Carta ordinario della Facoltà di Architettura presso l’Università di Palermo, Nicola Costanza il cui nome è legato alla riqualificazione di Palazzo Cafisi e che è tra i promotori di SpAB- società per azioni buone. Presenti i rappresentanti degli Istituti Scolastici di Favara, dei Comitati di quartiere, Associazioni di promozione locale, commercianti ed imprenditori.
Andrea Bartoli ha tenuto a puntualizzare che non è il Festival di Farm Cultural Park ma di Favara, perché bisogna considerarlo un momento ed un’occasione di riscatto per tutta la città. Nelle due settimane comprese tra il 21 marzo ed il 4 aprile, Farm Cultural Park e Favara saranno, infatti, teatro di mostre, esibizioni, installazioni, attivazione di spazi pubblici, workshop, gardening, presentazioni di libri, film, danza, pranzi e cene sociali, feste etc.
Un festival adatto a tutte le età, con molteplici e diversificate attività e programmi tra i quali:
– la predisposizione di un regolamento comunale atto a disciplinare la collaborazione tra pubblico e privato, la sperimentazione di modelli gestionali ed usi temporanei di spazi da rigenerare;
– la realizzazione del “Greta thunberg Pavillon: fare, creare, progettare” – un padiglione dedicato alle attività educative di Sou, la Scuola di architettura per bambini per sensibilizzare sulle tematiche ambientali.
– la sperimentazione di un programma urbanistico per trasformare strade e spazi inutilizzati in luoghi pubblici: il “Favara Open Plaza Program”;
– la realizzazione di uno spazio permanente per teenager all’interno della chiesa di San Nicola, un racconto sullo sviluppo dell’edilizia di culto della Arcidiocesi di Agrigento dell’ultimo ventennio attraverso una mostra fotografica;
– delle performance di danza contemporanea negli spazi urbani (“Danza Attack”).
Ripartirà, inoltre, la seconda edizione della Scuola di politica per giovani donne, ci saranno rassegne cinematografiche itineranti di architettura, presentazioni di libri e riviste. Andrea Bartoli curerà il progetto “City Rebels, storie di ribellione urbana” indagando il mondo degli irregolari che sanno essere vincenti anche quando vengono sconfitti. Dando corpo ad un’idea di Florinda saieva si darà abbrivio al progetto “Parkifying” unconventional spaces che reinventera’ il significato fisico e teorico di Palazzo Miccichè trasformandolo in altro: bosco, giungla, luogo mentale, luogo d’ incontro, spazio laico- sacro.
L’architetto Maurizio Carta ha sottolineato che “l’umanità è attenta al progresso, ma la città è ferma al ‘900 e, pertanto, la rigenerazione ovvero il tornare a generare valori attraverso la qualità, è il mezzo per ripristinare la sintonia tra la città e il modo di sentire dell’uomo moderno. Il festival, ha continuato, dovrà produrre gli stessi effetti di un sincrotrone (un acceleratore di particelle) che sprigiona una potenza così straordinaria da farci vedere un millesimo di secondo più avanti nel futuro”.
Nicola Costanza ha, parlato della SpAB-società per azioni buone invogliando i cittadini a contribuire con una quota di almeno €1.000 alla riqualificazione della propria città. Alfonso Cimino, presidente dell’Ordine degli architetti ha, poi, sottolineato l’importanza dell’Architettura posta al servizio della Comunità indicando negli architetti i “pescatori del futuro della città”. Don Giuseppe Pontillo ha, invece, sottolineato il ruolo di fondamentale importanza della Curia ai fini della riqualificazione degli spazi ed ha parlato di progetti che interesseranno la chiesa di San Nicola, del Purgatorio e della Grazia lontana. L’intervento del vicesindaco Bennica, si è appuntato soprattutto sull’ importanza del Turismo per il rilancio dell’economia favarese e sui progetti in tal senso che, dopo svariati mesi di lavoro, vedranno a breve la loro realizzazione.
La manifestazione potrà avere successo, ha affermato in chiusura, Florinda Saieva solo se i cittadini non resteranno spettatori passivi, ma diventeranno protagonisti di questa esperienza che porta il mondo dell’Architettura della Cultura e della Progettazione del futuro a Favara.