Anche sul fronte della biodiversità coltivata, il Parco archeologico e paesaggistico della Valle dei Templi, dopo aver eseguito lo scorso mese di luglio l’innesto di 26 “terebinti” (pistacchio selvatico) con 4 antiche varietà locali di pistacchio ( Santangilisi, Cerasuola, Grapparola, Bianca Napoletana) e adeguato numero di maschi “domestici”, si è provveduto ora a piantumare nella stessa area ben 50 nuovi portainnesti.
Questi costituiranno la base per completare la collezione delle varietà siciliane dell’importante frutta secca, che assieme alla collezione vivente del mandorlo rappresentano già un importante presidio di conservazione del germoplasma mediterraneo. “L’attività di conservazione e manutenzione del pregiato patrimonio botanico e vegetale affidato alle cure del Parco – dice il direttore Roberto Sciarratta – è una importante priorità di questa Direzione. Il paesaggio della Valle al pari di ogni sistema rurale, ha necessità continua di essere accudito. Le principali protagoniste: le piante, in quanto tali nascono e muoiono. Pertanto, se da un lato bisogna provvedere alla continua manutenzione dell’esistente, per assicurare le migliori condizioni di longevità, dall’altro bisogna via via provvedere a nuove piantumazioni per assicurare la più adeguata copertura vegetale in armonia con l’assetto estetico e la pregiata sua storia”.
Tutte le attività agronomiche realizzate dal Parco, sia in fase di previsione che in fase di attuazione, sono ispirate ad un approccio sostenibile ed ecologico ed utilizzano esclusivamente tecniche e metodi dell’agricoltura biologica.