La senatrice a vita Liliana Segre ha avuto conferita la cittadinanza onoraria di Favara. Il riconoscimento è stato attribuito dal Consiglio comunale “per gli alti meriti nella difesa dei principi fondamentali della Costituzione della Repubblica Italiana”.
Il Comune di Favara, anche su richiesta della Sezione cittadina dell’ANPI e dell’Istituto “Calogero Marrone” , così come fatto da diversi Comuni italiani le ha conferito l’importante riconoscimento di “cittadina onoraria”. Liliana Segre, è una reduce dell’Olocausto, orfana di madre, nel 1938 a causa delle leggi razziali fasciste, fu costretta ad abbandonare la scuola. Nel 1943 cercò di fuggire in Svizzera insieme al padre, ma furono respinti, arrestata a Selvetta di Viggiù fu trasferita nel carcere di Varese, poi in quello di Como e infine a Milano. Nel 1944 fu deportata nel campo di concentramento di Birkenau-Auschwitz con il padre e i nonni paterni. Nel campo di concentramento le venne tatuato il numero di matricola 75190 e fu impiegata nei lavori forzati nella fabbrica di munizioni Union, il padre e i nonni morirono, lei venne liberata dall’Armata Rossa nel 1945.
La seduta del Consiglio comunale, dopo il voto sulla Segre, è caduta per mancanza di numero legale in quanto, come succede oramai da diverse sedute, i consiglieri di opposizione hanno abbandonato l’aula. “Se avete i numeri procedete pure, altrimenti agite di conseguenza” hanno più volte detto i consiglieri del Gruppo Misto e quelli del MoVimento 5Stelle “No Anna Alba”. Rinvio ad un’ora e stessa situazione di mancanza di numero legale con la seduta che è stata rinviata a questa sera, sempre alle ore 19:00, con il numero legale per validare la sessione che scende a 10 consiglieri.