Più che un’isola di prossimità era da tempo diventata una mega discarica abusiva dove veniva depositato ogni genere di rifiuto, con l’aggravante che da il Comune di Agrigento, competente fino a giugno non effettua la bonifica.
Da ieri l’ingresso a quel piazzale è stato chiuso e non si è capito bene da chi. Sembra che il Comune di Favara non sia stato, la competenza come da accordi resta al Comune di Agrigento. Dalla città dei Templi sembra che da tempo in quella direzione non arrivi neanche un segnale di fumo. Anche la ditta che gestisce il servizo pare che non abbia chiuso niente. nei giorni scorsi, dopo il nostro articolo sono intervenuti per bonificare una parte della strada sottostante. Che sia stato un privato che si è rotto “i cabbasisi” come direbbe Salvo Montalbano a vivere nelle prossimità di una vera e propria bomba ecologica.
Fatto sta che le transenne ci sono. Ma fatto ancora più rilevante è che i cittadini favaresi, adesso lo sono a tutti gli effetti, della famosa Favara Ovest non hanno dove buttare i rifiuti. In quelle strade, infatti, non c’è la raccolta porta a porta ed il Comune di Agrigento ha istituito proprio l’isola di prossimità per consentire ai cittadini di depositare i rifiuti differenziati che poi vengono ritirati, o meglio dovrebbero essere ritirati.
Alla luce della nuova e imprevista situazione l’avvocato Giuseppe Fanara a nome del Comitato dei cittadini di Favara Ovest ha scritto alla sindaca Anna Alba e all’assessore al ramo. “La c.d. isola di prossimità malamente istituita dal Comune di Agrigento nel territorio dell’ex Favara Ovest, zona viale Progresso, stamattina risultava transennata. Ciò ha impedito e impedisce ai residenti della zona di conferire i propri rifiuti. Per la verità – evidenzia chiaramente Fanara – in quell’area da mesi conferiscono anche cittadini non residenti nella zona; la conseguenza è che l’area è divenuta una vera e propria discarica a cielo aperto dove vengono ammassati rifiuti di ogni tipo che creano una situazione pericolosa da un punto di vista igienico sanitario”.
Come dicevamo, e come ben sanno i cittadini di Favara Ovest, il servizio nella zona, per accordo fra i due comuni, continua a occuparsi Agrigento fino al 30 giugno 2020. Ma allo stato attuale chi abita a Favara ovest si trova nell’impossibilità assoluta di conferire i propri rifiuti. “Detti abitanti – continua l’avvocato – necessitano di tutela da parte del comune di Favara, dei quali, d’altro canto, risultano essere ormai cittadini. Pertanto, vi si chiede di autorizzare i cittadini di Favara Ovest a conferire presso l’isola ecologica istituita nei pressi della Villa Ambrosini. Una soluzione che va trovata in fretta e va discussa fra i due Enti con la massima priorità – chiude la nota Fanara – Così come tra i due Comuni vanno risolte le eventuali questioni finanziarie che ne scaturiranno”.
A proposito di rifiuti riprendendo un post del collega giornalista e docente Giuseppe Piscopo, ma anche di altri nostri affezionati lettori, con rammarico scriviamo che neanche l’emergenza coronavirus ci da l’input e lo stimolo di essere bravi cittadini. “Ieri sera 40 trattori di agricoltori volontari hanno lavato e disinfettato tutta Favara – scrive – Stamattina, nel giorno di raccolta di plastica, tanti angoli si sono svegliati con cumuli di immondizia indifferenziata”.
Significativo anche il post di Vincenzo Crapanzano: “L’incivilta di certi individui non cessa mai. E semplicemente vergognoso, appena ieri era stato pulito ed ecco stamattina. Io dico una cosa a questi signori, ma non provate vergogna con voi stessi quando la mattina vi guardate allo specchio”? Ma dov’è finito il nostro senso civico, l’amore per la propria città ma anche per se stessi. Le discariche di rifiuti in strada da sempre, e in questo periodo di emergenza sono un grandissimo pericolo per la salute pubblica, anche di quelle dei porci che buttano la spazzatura in strada.
Ed infine una riflessione indirizzata alla sindaca che è anche la responsabile della salute pubblica. E’ già una settimana che c’è il divieto, dato da una sua ordinanza n. 42 del 13 marzo 20202, a conferire la frazione organica. Sindaca NON possiamo tenere “a munnizza” ed in particolar modo l’organico ancora per molto tempo a casa o sui balconi. Si sbrighi a trovare la soluzione altrimenti anche i più virtuosi alimenteranno le discariche abusive.