Una prima intesa è stata raggiunta alla Regione su un piano per aiutare le aziende colpite dalla crisi dovuta all’emergenza Coronavirus, ma gli imprenditori locali chiedono interventi più incisivi per un territorio che era già in difficoltà, in coda alle classifiche e dove le attività produttive rischiano di collassare: dall’artigianato bloccato alle piccole e medie imprese in bilico passando per il commercio o il turismo in ginocchio anche dopo l’annullamento di grandi eventi come la Sagra del Mandorlo in Fiore. “La Regione con la sua giunta di governo guidata dal presidente Nello Musumeci, visto l’annunciato sblocco dei limiti del patto di stabilità, proponga un piano di investimento diretto capace di iniettare liquidità nelle imprese e che possa essere promotrice della stessa azione presso le amministrazioni locali”. Lo chiede a gran voce Conflavoro Pmi con il coordinatore provinciale Giuseppe Pullara, che è anche vicepresidente nazionale dell’associazione guidata da Roberto Capobianco.
“Così facendo si potrà dare ossigeno alle aziende e migliorare le infrastrutture locali. Si dovrà in particolar modo – sottolinea il dirigente – guardare ad un rilancio dell’immagine turistica del nostro amato territorio, parimenti, far sì che i vari bandi futuri possano essere legittimamente calibrati sulle potenzialità anche delle piccole e medie imprese”. Alla luce delle difficoltà del sistema sanitario locale a fronteggiare l’emergenza Pullara chiede di “rivedere l’intero sistema sanitario – conclude Giuseppe Pullara – investendo sulle strutture, sugli studi e sulle professionalità locali per essere sempre pronti a fronteggiare e vincere subito emergenze simili a quella che oggi stiamo vivendo”. Poi l’appello all’assessore regionale al Lavoro Antonio Scavone: “Si dia la possibilità agli artigiani che non versano soldi in nessun fondo sociale di aderire alla cassa integrazione in deroga”. Come segnale concreto Conflavoro Pmi intanto ha creato la prima piattaforma unica di sostegno alle imprese per fronteggiare l’emergenza Covid-19.
Basta infatti accedere al sito www.soscoronavirus.info per avere una panoramica continuamente aggiornata su normative, Faq, informazioni sui codici Ateco che possono restare in attività, download gratuiti di eBook e materiale vario sugli ammortizzatori sociali, decreti e ordinanze nazionali e territoriali. E poi ancora: consigli di esperti, possibilità di donazioni a progetti imprenditoriali di ripartenza, webinar di formazione, news dai maggiori organi internazionali coinvolti nell’emergenza. Tutto totalmente a costo zero per le imprese e per chiunque vorrà beneficiarne. Sono moltissimi i servizi assolutamente a titolo gratuito organizzati e promossi da Conflavoro Pmi con il progetto SOScoronavirus. Una particolare menzione, però, va al progetto di donazione. Qualsiasi tipo di impresa tramite l’apposita sezione dedicata sul sito soscoronavirus.info, può infatti raccontare la propria situazione precaria in cui è precipitata durante l’emergenza sanitaria. Proporre quindi un’idea, un progetto per la propria ripartenza, una necessità impellente e richiedere per tutto ciò una donazione a chi potrà. Conflavoro lancia poi un appello a chiunque abbia una professionalità da offrire a favore di quegli imprenditori che, oggi, hanno bisogno di tutto l’aiuto possibile per ripartire: può farlo diventando volontario professionista di SOScoronavirus.
Già tanti professionisti si sono offerti, da avvocati a commercialisti a consulenti del lavoro, passando per esperti in materia di finanza agevolata e sicurezza sul lavoro. Saranno proprio questi professionisti a dare loro il sostegno fondamentale, celere e ben lontano pertanto da ogni tipo di lungaggine amministrativa. Sempre loro, poi, saranno i relatori, ciascuno per il proprio ambito di competenza, di una lunga serie di webinar che si svolgeranno a partire dai prossimi giorni.