“Da decenni con serietà e professionalità ci occupiamo di interi settori dell’amministrazione comunale, quali ad esempio l’ufficio sanatorie, l’ufficio urbanistica per il rilascio dei certificati di destinazione urbanistica, l’ufficio edilizia privata, istruttoria delle pratiche, rilascio permessi ed inoltre seguiamo sopralluoghi per pericoli pubblici, abusi, passi carrabili ed ogni altra attività sia demandata all’interno e all’esterno degli stessi uffici senza impiego di personale di ruolo con competenza e conseguente assunzione di responsabilità”
Inizia così la lettera che i tecnici precari del Comune di Favara (architetti Giuseppe Milia e Antonio Giancani; geometri Giuseppe Alongi, Francesco Baio, Carmelo Bellavia (1969 e 1972) Giuseppe Sanfilippo, Marcantonio Schembri, Giuseppe Volpe e Antonio Zambito Marsala) a seguito dell’approvazione del Piano triennale del fabbisogno del personale 2020/2022, scrivono al sindaco del comune di Favara Anna Alba, all’assessore al personale Maria Laura Maggiore e ai rappresentanti sindacali provinciali e comunali.
E continua: “L’attività svolta con l’impegno e perizia dallo scrivente personale ha consentito negli anni una notevole formazione di competenze e conseguentemente ha garantito alla stessa amministrazione di introitare in ingenti somme dovute dalla collettività quali ad esempio pagamento di oneri concessori”.
Ed ancora: “La categoria dei Geometri è sempre stata inserita nelle previsioni di proroga per tutto il personale perché qualificato come indispensabile; pertanto, con riferimento alle categorie elencate nel Piano Triennale del fabbisogno del personale, la scelta di non prevedere l’inserimento in organico di figure appartenenti alla categoria dei Geometri determinerebbe l’approvazione di un piano incompleto e frammentario in quanto privo di professionalità esistenti e indispensabili per una proficua conduzione dello stesso Comune, con evidente notevole pregiudizio sia per gli scriventi che per la stessa amministrazione”.
I tecnici, sempre in riferimento al Programma di stabilizzazione del Comune di Favara, tenuto conto anche delle modalità adottate da quasi tutti gli altri Comuni della Regione ribadiscono che “la stabilizzazione debba essere garantita a tutto il personale precario, Nessuno escluso”. In ragione di ciò chiedono di rivedere la valutazione effettuata con la predisposizione di un nuovo Piano Triennale del fabbisogno di personale scegliendo opportunamente di interloquire con le organizzazioni sindacali a garanzia di tutti i lavoratori. “Nel ribadire il massimo impegno lavorativo è la massima collaborazione –chiudono la lettera – ci riserviamo, qualora lesi nei nostri diritti di rivolgersi alla competente Autorità giudiziaria”.