Nemmeno sulla solidarietà in tempi molto duri e davanti ai bisogni urgenti si ferma la cupidigia pubblicitaria.
Distribuire personalmente, da parte dell’assessore Maria Giudice, dei voucher recandosi personalmente a casa con al seguito fotografo per la pubblicizzazione sui social della foto, che la immortala sorridente, mentre consegna il buono ad un cittadino, è di una gravità inaudita che non ha precedenti.
Prima che i cittadini interessati fossero a conoscenza di essere destinatari del voucher si sono visti bussare alla porta dall’assessore per farsi fotografare mentre le veniva consegnato lo stesso!
Per avere le informazioni che l’Amministrazione aveva concluso l’iter, si è dovuto aspettare che succedesse il fattaccio e che l’assessore si facesse la sua brava pubblicità con le conseguenti e legittime richieste di dimissioni da parte di tanti cittadini, associazioni e Consiglieri Comunali.
Nell’intervista alla Sindaca e all’Assessore Maria Giudice, che doveva servire a spiegare le motivazioni dell’assurdo e insensato comportamento, aggravato dall’incoscienza, Sindaca e Assessore ci informano che ancora non hanno avvisato telefonicamente gli aventi diritto al voucher e che sarà fatto successivamente, intanto però La Giudice distribuisce i voucher all’insaputa dei destinatari. Poverini lo fanno per dare una mano (così dice l’Assessore)!
Dalla suddetta intervista si evince che:
1) La graduatoria degli aventi diritto ai voucher non è stata preparata dagli uffici preposti e cioè dalla Solidarietà Sociale insieme agli assistenti sociali, ma anche dalla Sindaca e dagli assessori (forse anche dai Consiglieri di maggioranza?) a quale titolo?;
2) Che la consegna a domicilio inizia prima che gli aventi diritto ne vengano a conoscenza con telefonata diretta per informarli di essere in graduatoria;
3) La distribuzione a domicilio continueranno a farla gli Assessori, (grave affermazione).
Vorremmo, non suggerire, ma dire loro che:
1) la graduatoria devono prepararla gli impiegati degli uffici preposti;
2) La distribuzione dei voucher deve avvenire presso gli uffici a cura degli impiegati preposti. Invitandoli, per evitare assembramenti, a ritirarli ad orario prefissato e solo per chi fosse impossibilitato se ne cura la consegna a domicilio da parte dei vigili urbani;
3) I cittadini si informano tramite comunicati o telefono e non con le foto, come sostenuto dall’Amministrazione nell’intervista:
4) Il contatto con i cittadini deve avvenire tutti i giorni e non solo quando si distribuiscono buoni.
5) I meno abbienti non sono clientes partitici.
La Dirigente della Solidarietà Sociale, Dott/ssa Gemma Faletra, cosa ne pensa di questa vicenda?
Al danno la beffa e alle scuse pubbliche la protervia di continuare alla distribuzione da parte dell’Assessore Maria Giudice nella distribuzione personale dei voucher di 25 € ai cittadini disagiati.
Sindaca e Assessore si scusano per l’errore sostenendo che sono umani, ma certi errori sono ingiustificabili in quanto sono alla base del ruolo che si riveste.
Un amministratore che non sa che non si deve violare la privacy, che non si deve mai ledere la dignità dei cittadini e che non si può approfittare della distribuzione di soldi pubblici, inviati ai Comuni per la emergenza, per farsi pubblicità politica vuol dire che stiamo discutendo delle nozioni elementari, motivo per cui non sono accettabili le scuse perché non solo si sono fatti errori di una gravità inaudita ma anche perché l’assessore comunica che continuerà nella sua personale distribuzione.
Chiediamo le dimissioni immediate dell’Assessore Maria Giudice e qualora non lo facesse invitiamo la Sindaca Alba a revocarle l’incarico.
Davanti alla protervia dell’Assessore di non dimettersi chiediamo al suo mentore politico di farla dimettere. Chi è contrario alla violenza sulle donne deve essere contro la violenza sulla dignità delle persone: fatti non parole!
Certo un Assessore che mentre chiede scusa conclude accusando, la dice lunga sul suo reale ravvedimento e sul valore che si dà alla riservatezza, alla sobrietà e allo stile, non è solo questione di foto.
Per chiudere perché non ci fate sapere quante domande sono state presentate e quante ne sono state accolte, dando per scontato che avete azzerate le somme disponibili?
Favara, 18 aprile 2020
Carmelo Castronovo, Sara Chianetta, Carmela Marrone, Luigi Cavaleri, Cassaro Vincenzo, Linda Minio
Pasquale Cucchiara, Salvatore Zarcone, Giuseppe lombardo, Antonino Caramazza, Leonardo Cusumano, Antonella Morreale, Marianna Costanza, Salvatore Castronovo Rosalva Contrino, Mariagrazia Costanza,
Mariangela Pullara, Andrea Stagno,
Calogero Cucchiara
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