Il premier Giuseppe Conte, nella conferenza stampa di oggi, ha annunciato le novità che saranno presenti nel DPCM dedicato alla Fase 2 che partirà il 4 maggio.
Nella conferenza stampa odierna, durata 30 minuti circa, il Premier Conte ha presentato l’emanando DPCM che andrà a regolare l’attesissima Fase 2, ovvero la Fase di “convivenza dell’Italia con il coronavirus”.
Tante le novità approntate da Governo per far ripartire il Paese, ma con la dovuta cautela.
Queste le novità a partire dal 4 maggio.
Conte ha annunciato che è stato fissato un prezzo di mercato giusto ed equo, pari ad euro 0,50 cadauna, per le mascherine chirurgiche ed ha, poi, specificato che il recovery fund offrirebbe ai Paesi più colpiti una strada più rapida per la ripresa.
Ha proseguito preannunciando che è allo studio del Governo la possibilità di poter rinnovare con un semplice click, la domanda per il bonus 600 euro per i liberi professionisti e di stare lavorando al decreto sblocca Paese.
Dopodiché il Premier ha spiegato i dettagli del piano del Governo valido dal 4 al 18 maggio contenuto nel nuovo DPCM :
– confermate le attuali motivazioni giustificative degli spostamenti all’interno della stessa Regione;
-aggiunta la possibilità di spostamenti mirati a far visita a congiunti, con mascherine e distanze di sicurezza, mentre continuano ad essere vietati i party privati;
– confermata la necessità dell’ autotocertificazione, anche se questa cambierà ancora, andando ad includere un nuovo motivo a spiegazione dell’allontanamento dalla propria abitazione, ovvero quello di visita ai propri parenti.;
– divieto di spostarsi in una Regione diversa a meno che ciò non si renda necessario: per lavoro, assoluta urgenza o motivazioni di salute;-
-consentito il rientro presso proprio domicilio o residenza in ogni caso;
– obbligo, per chi ha febbre oltre 37,5° e sintomi respiratori, di rimanere presso il proprio domicilio, limitare i contatti sociali ed avvertire il proprio medico;
-rimane fermo il divieto di assembramento pubblici e privati;
-consentito l’accesso a parchi e giardini pubblici ove sia possibile contingentare gli ingressi con attribuzione ai sindaci della facoltà ai sindaci di richiuderli se il divieto di assembramento non potrà, al contrario, essere garantito;
– consentita l’attività sportiva, rispettando una distanza di 2 metri, e, qualora si tratti di semplice attività motoria, quella di 1 metro, anche oltre i 200 metri dalla propria abitazione;
– consentito l’allenamento degli atleti professionisti nel rispetto delle norme di distanziamento sociale con le seguenti specificazioni: allenamento singolo dal 4 maggio e di squadra dal 18 maggio;-
-consentite le celebrazioni funebri per dare l’ultimo saluto ai propri cari, ma con la partecipazione fino a un massimo di 15 persone, preferibilmente all’aperto, rispettando le misure di distanziamento ed indossando le mascherine;-
– consentite le attività di ristorazione con asporto per bar e ristoranti senza assembramenti, con code ordinate che rispettino la distanza di sicurezza, ingresso contingentato con esclusione della possibilità di consumare il pasto sul posto;-
-riapertura dei settori manifatturiero ed edile e delle attività all’ingrosso (commercio) ad essi correlati sul presupposto del rispetto delle disposizioni di sicurezza sul luogo di lavoro da parte delle aziende interessate;
Si è poi predisposto un processo di controllo e coordinamento tra Stato e Regioni al fine di monitorare l’impatto dell’allentamento delle misure restrittive, secondo cui e Regioni devono informare ogni giorno il Governo sulla situazione del sistema sanitario e della curva dell’epidemia; trascorsi tre giorni dall’attivazione di questo decreto il Ministero della Salute valuterà se intervenire o meno. «Ci assumiamo il rischio della riapertura, ma con tutte le precauzioni del caso», ha sottolineato il premier.
Conte ha anche fornito delle anticipazioni sui futuri passaggi che sono ancora allo studio del Governo:
il 18 maggio è in programma la riapertura del commercio al dettaglio ed, inoltre, di musei, mostre, biblioteche;
si dovrà, invece, attendere il 1° giugno per la riapertura di bar, ristoranti e attività per la cura personale quali centri estetici, parrucchieri, barbieri;
il Governo, ha aggiunto Conte, sta pensando anche a un piano di apertura degli stabilimenti balneari.
La conferenza stampa odierna è stata preceduta da una lunga riunione in videoconferenza tra il Presidente del Consiglio Conte e i delegati delle Regioni, di Upi e Anci nonchè dall’incontro, stamattina, con i capi delegazione della maggioranza sul tema della Fase 2.