Una donna di 32 anni, una delle migranti ospitate sulla Moby Zaza per trascorrere il periodo di quarantena, che accusava problemi di scompensi della pressione, è stata soccorsa da una motovedetta della Guardia Costiera di Porto Empedocle.
I militari hanno posto in essere quella che in gergo si definisce “medevac” ovvero Medical evacuation. La motovedetta della Guardia Costiera di Porto Empedocle, non senza difficoltà operative a causa delle condizioni del mare, dopo aver raggiunto la Moby Zaza che staziona in rada, ha prelevato la donna per essere trasportata dalla nave in porto dove sulla banchina c’era ad attenderla un’ambulanza del 118 che l’ha presa in carivo per il successivo trasferimento all’ospedale San Giovanni di Dio.
Come dicevamo è stata una operazione al limite per il mare mosso che ha richiesto una eccezionale prova di professionalità da parte del personale della motovedetta della Capitaneria di porto di Porto. Ripetuti sono stati i tentativi di affiancare la nave da parte dell’Unità navale della Guardia Costiera, prima di affiancare la Moby, si è anche verificata la rottura delle cime che tenevano la motovedetta alla nave. Poi finalmente l’affiancamento in sicurezza e il trasbordo della persona dalla nave.