di Daniele Morgante
La notizia trapelata dai servizi di sicurezza italiani e rimbalzata da alcuni quotidiani libici potrebbe rappresentare uno dei temi più caldi dell’estate siciliana, con previsioni che parlano di oltre 20.000 nuovi arrivi sulle coste italiane entro i prossimi mesi. L’attività migratoria, che nemmeno la pandemia era riuscita a rallentare con lo sbarco di ben 5.472 persone (principalmente provenienti da Tunisia, Bangladesh e Costa d’Avorio) fra gennaio ed inizio giugno, ha già messo in seria difficoltà i principali avamposti del sistema di accoglienza siciliano.
Lo stesso Hotspot di Lampedusa, da sempre in prima linea, si trova ormai da tempo ben oltre il suo limite con decine di ospiti extra. La nuova ondata di arrivi potrebbe segnare l’inizio di una nuova e rinvigorita fase di tensione sociale, con proteste già scoppiate nei mesi precedenti e confronti fra l’amministrazione cittadina e la popolazione.
Il governo, intanto, avrebbe già fatto richiesta di supporto all’Unione Europea insieme a Spagna, Grecia, Malta e Cipro per garantire una politica di ridistribuzione equa, automatica ed obbligatoria tra gli stati membri.