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Chiunque abbia figli o nipoti sa di cosa stiamo parliamo: c’è un cartone animato Disney Pixar che racconta le avventure di un pesce pagliaccio e di una pesciolina chirurga smemorata che circa ogni dieci minuti dimentica quanto accadutole poco prima.
Una sindrome da cui ultimamente sembrano affetti moltissimi concittadini che in barba all’esperienza maturata nei mesi passati ha ben pensato di (far finta di) dimenticare le poche e semplici accortezze che ci salvaguarderebbero tutti dal trasformarci nella città di Leicester o nel mattatoio Tönnies in men che non si dica.
Rispetto alla gravosa prospettiva di una diffusione di contagi e conseguente accensione di focolai, dovrebbe essere cosa da poco rispettare le poche e non così stringenti regole di distanziamento sociale e uso della mascherina al chiuso o in luoghi affollati all’aperto.
Ciò nonostante basta guardarsi intorno, in spiaggia o nei luoghi di ritrovo, per scorgere gente che ha ripreso ad abbracciare e baciare chicchessia, forse presa dalla brama di ricominciare a panificare e infornare tabische.
Noi la pizza preferiamo prenderla al ristorante e non vogliamo fare passi indietro come i gamberi.
È fresca di ieri sera la notizia diffusa dal Sindaco Firetto che un uomo rientrato dalla Svizzera è risultato positivo al coronavirus,facendoci così perdere il titolo molto rassicurante di “città covid free”.
Un fatto che dovrebbe risvegliare con facilità il ricordo delle privazioni e dell’angoscia dei mesi in lockdown che nessuno, specie chi ha seguito diligentemente le regole, vuole rivivere.
Allo stato attuale è assai difficile tracciare tutti i contatti di un positivo o pretendere che chi si sposta da una nazione all’altra o da una regione all’altra si metta in autoisolamento o si sottoponga a test sierologico o tampone. Sarebbe cosa assai gradita, ma sta alle Istituzioni locali prendere la situazione in mano e tutelare il territorio siciliano.
Per parte nostra basta a memoria corta e negazionismo e proviamo a vivere un’estate (e un autunno) il più normale possibile, ma con accortezza e buon senso.