di Daniele Morgante
Il 17 Luglio del 2019 ci lasciava una delle più straordinarie icone della letteratura siciliana ed italiana, una delle figure più stimate ed influenti, più apprezzate e sicuramente più conosciute della nostra terra, un autore le cui opere sono state tradotte in oltre 120 lingue diverse e dalle quali sono state tratte serie televisive che per intere serate monopolizzano lo share televisivo dello Stivale. Ci lasciava, anche se solo materialmente, Andrea Camilleri.
Ad un anno esatto dalla scomparsa del “padre” di Montalbano il comune di Agrigento ha deciso di rendere omaggio alla memoria dell’autore attraverso la posa di una statua bronzea dello stesso lungo Via Atenea, presso la scalinata adiacente la Chiesa di San Francesco d’Assisi. Particolarmente simbolica è la scelta del sito dove collocare il bronzo, trattandosi infatti di un luogo assai caro allo stesso Camilleri e che a suo dire avrebbe, più di molti altri, stimolato il suo genio nella creazione del famoso comune di Vigata, dove prendono vita le storie dello scrittore.
La mostra dell’opera, frutto del sapiente lavoro del maestro scultore Giuseppe Agnello, già autore dello Sciascia in bronzo di Racalmuto, si è svolta davanti ad una nutritissima folla e sotto gli occhi dei numerosi curiosi, spesso anche turisti, che trafficavano la famosa via agrigentina. Il tutto, come prevedono le norme vigenti in materia di sanità e prevenzione, con un rigoroso utilizzo di mascherine gratuitamente distribuite in loco da alcuni volontari e numerosi inviti da parte delle forze dell’ordine al mantenimento del distanziamento sociale.
All’atmosfera delle grandi occasioni del “Camilleri Day” fatta di impianti audio, teli rossi e tanta curiosità si sono aggiunti innumerevoli ospiti di rilievo più o meno intensamente legati alla vita dell’autore. Fra i tanti interventi avvenuti impossibile non citare quello del presidente del Consiglio nazionale dell’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) Enzo Bianco che ribadisce come Camilleri rappresenti un orgoglio italiano, universalmente riconosciuto e condiviso dai comuni d’Italia o l’appassionata lettura da parte del noto attore agrigentino Gaetano Aronica di un passo di “Riccardino”, ultimo libro del maestro, e ancora il saluto di Felice Cavallaro, scrittore siciliano ed ideatore della famosa “Strada degli Scrittori”.
Molti sono stati i momenti di ricordo che gli ospiti hanno voluto condividere con il pubblico presente, spesso a rimarcare il carattere simpatico e gentile dell’autore, con i suoi personali modi di fare e di relazionarsi. Fra questi gli interventi dell’attore siciliano Alessio Vassallo, il Mimì Augello della serie “Il Giovane Montalbano”, e del sindaco di Agrigento Lillo Firetto che oltre al raccontare alcune sue personali esperienze vissute insieme allo stesso Camilleri, definito “autore senza tempo e senza spazio, impossibile da tenere stretto in un recinto cittadino”, ha poi espresso soddisfazione nella realizzazione di un opera che “fino al 2015, con la situazione di dissesto economico della città, era difficilmente immaginabile e che anche ora è stata resa possibile anche grazie al supporto della comunità” – il sindaco ha poi continuato affermando come “si tratti di un traguardo anche dal punto di vista del Marketing Culturale, del turismo letterario agrigentino, che si affianca a quello archeologico e balneare già ben presenti nel territorio.”