E su quanto accaduto con la fuga dei migranti dalla tensostruttura di Porto Empedocle interviene la Croce Rossa Italiana Comitato provinciale di Agrigento.
Quello che è accaduto oggi presso la Tensostruttura di Porto Empedocle potrebbe essere a dir poco increscioso e frustrante, in particolare per un pubblico “non abituato a tali accadimenti” ma nonostante tutto, i Volontari della Croce Rossa Italiana Comitato di Agrigento, che da giorni sono impegnati ad accogliere ed ospitare i Migranti presenti nella Tensostruttura, continuano a svolgere il loro SERVIZIO.
Gli incessanti sbarchi avvenuti in questi giorni hanno creato una situazione pesante ed insostenibile, sia dal punto di vista operativo che umano, considerato il numero notevole di migranti presenti in tensostruttura 520 per l’esattezza.
I Volontari che da diversi giorni sono impegnati nelle attività di accoglienza ed ospitalità, hanno agito e continuano a farlo soprattutto nel rispetto dei Sette Principi di Croce Rossa.
Ma ciò non basta, oggi è scattata la scintilla, alcuni migranti hanno mosso una rivolta contro il personale presente nella Tensostruttura, forze dell’ordine e i Volontari della Croce Rossa, creando un caos incredibile, danneggiando alcune aree della tensostruttura, apparecchiature sanitarie e mezzi della CRI in sosta.
Oltre alle forze dell’ordine intervenute tempestivamente nel sedare gli “animi”, si sono aggiunti anche dei Migranti che hanno dato il loro contributo affinché la situazione tornasse alla normalità.
Purtroppo alcuni migranti sono riusciti ad oltrepassare la recinzione che delimita la tensostruttura con l’esterno. Le forze dell’ordine presenti sul posto hanno avviato immediatamente le ricerche dei fuggitivi.
Tanta “rabbia” e frustrazione da parte dei Volontari della Croce Rossa, dice il Presidente Vita, che nonostante in questa occasione hanno visto svanire i loro sforzi, continueranno a portare avanti un SERVIZIO che si ispira al rispetto dei diritti umani.