“Favara china di munnizza”
Questa, oltre ad essere la realtà dei fatti, è anche il titolo di una poesia di Totò Mossuto che fa bella mostra di sé in piazza Capitano Vaccaro.
Mentre percorrevo piazza Capitano Vaccaro, la mia attenzione è stata catturata da un “qualcosa” ancorato al palo d’illuminazione pubblica.
Incuriosita, ho parcheggiato, sono scesa dalla vettura e mi sono avvicinata per sincerarmi di cosa si trattasse.
Il qualcosa è una cassetta in cartone da esposizione, ma invece di contenere la merce per la quale era stata ideata (verosimilmente cioccolati) alloggia una poesia del compaesano Totò Mossuto dal titolo: “Favara china di munnizza” di cui potete prendere visione nella foto in seno all’articolo.
È stata posizionata laddove alcuni “incivili” continuano, indisturbati, a gettare rifiuti di ogni tipo, ovvero accanto alla nicchia dove nel periodo natalizio, viene “cunzatu” un presepe. Qua i re Magi depositano i doni, la’ gli incivili depositano rifiuti di ogni genere.
Quannu a ‘monnezza’ diventa poesia!