Ha dato i suoi frutti la lettera aperta che l’Amministrazione comunale di Favara, guidata dalla sindaca Anna Alba, ha inviato ai Consiglieri comunali, con la quale li invitava a mettere da parte le contrapposizioni politiche e porre al centro dell’interesse la città.
Infatti, pur rimanendo ognuno fermo nelle proprie posizioni, i consiglieri di opposizione senza porre in essere azioni estreme come la “bocciatura a prescindere” o l’abbandono dell’aula consiliare, hanno dimostrato senso di responsabilità e hanno consentito che, pur con numeri minoritari, la risicata maggioranza (minoranza numerica in aula) approvasse le proposte dell’Amministrazione comunale relative a IMU, TARI e Bilancio di previsione 2017-2019.
Il punto di convergenza è stato l’emendamento da inserire nella delibera relativa alle Tariffe TARI 2020 per recepire il Fondo Perequativo Regionale che ha assegnato al Comune di Favara la somma di € 1.281.661,52 da sgravare sulla tassa dei rifiuti che devono pagare gli esercizi commerciali colpiti dalle misure restrittive adottate dal Governo nazionale per l’emergenza Covid-19. Il tutto da definire entro e non oltre il termine del 30 ottobre 2020, decorso il quale i Comuni inadempienti saranno esclusi dal riparto.
Guardando questo obiettivo è sembrato tutto facile e scontato con i punti che sono stati approvati senza tanti giri di parole ed addirittura senza leggere l’atto deliberativo (anche perché erano argomenti triti e ritriti essendo già stati trattati in precedenti riunioni d’aula e di commissione, discussi e bocciati). Una tenaglia leggermente meno serrata da parte dei consiglieri di opposizione che hanno comunque fatto la loro parte e sono stati coerenti nelle loro posizioni. Morsa meno stretta tanto quanto bastevole per approvare da parte di una esigua maggioranza tutte le proposte deliberative, con l’opposizione che si è in parte astenuta, in parte ha votato no ma è rimasta in aula a garantire il numero legale.
Nel dettaglio.
Approvazione Regolamento IMU: Il consigliere Chiapparo evidenzia che “il parere dei revisori dei conti non è pienamente favorevole in quanto non lo hanno di fatto espresso ma in un certo senso “si sono adeguati” a quanto detto dai responsabili delle posizioni organizzative. Non ci sentiamo tutelati – ha affermato — da un parere “approssimativo” ed il nostro voto sarà negativo”. 16 i presenti, 8 i SI: Castronovo C., Failla Nobile, Fallea, Caramazza L., Lentini, Bellavia, Di Naro; 4 i NO: Maglio, Caramazza S., Chiapparo, Castronovo R.; 4 gli Astenuti: Giuduce, Sanfratello, Costa, Liotta. Votazione che praticamente è stata ricalcata anche per il punto successivo, Aliquote IMU anno 2020: 8 SI, 4 NO, 5 astenuti.
Si è proseguito con il Regolamento TARI con il tentativo di Carmelo Sanfratello di far approvare un emendamento per diminuire la tassazione delle seconde case, soprattutto quelle senza utenze, applicando nella quota variabile dalla tassa un solo componente come nucleo familiare. Ma le dirigenti Giusi Chianetta e Carmelina Russello, unitamente al Collegio dei revisori dei conti, non presenti in aula ma interpellati telefonicamente hanno espresso parere negativo per cui Sanfratello “per non mettere in difficoltà i consiglieri” visti i parere negativi, ha ritirato l’emendamento. Regolamento che viene approvato sempre con 8 SI, 4 No e 4 Astenuti.
Un po’ di discussione in più si è avuta per l’approvazione del Piano economico finanziario del Servizio di raccolta dei rifiuti anno 2019. Sempre Marili Chiapparo ha evidenziato che lo stesso punto era già stato bocciato. Guardando i numeri ed i costi ha criticato gli aumenti a ripetizione che si sono succeduti nel corso degli anni, ovvero + €.200.000,00 per l’anno 2017, + €.500.000,00 per il 2018 e + €.220.000,00 per il 2019. “In tre anni praticamente c’è stato un aumento di un milione di euro e se si torna indietro nel 2016 vediamo che il servizio costava €.5.300.000,00 adesso siamo a €.7.200.000,00 ovvero quasi 2 milioni di euro in più. Aumenti ingiustificati e qualità che diminuisce che possiamo definire tendente al pessimo”. Anche in questa circostanza il voto è stato 8 SI, 4 NO 4 Astenuti.
Piccola variazione nell’approvazione delle Tariffe TARI 2019 con la maggioranza che si assottiglia ancora per l’uscita dall’aula di Nobile, all’appello, infatti, hanno detto SI in 7: Castronovo C., Failla, Fallea, Caramazza L., Lentini, Bellavia, Di Naro; 4 i NO: Maglio, Caramazza S., Chiapparo, Castronovo R.; 5 gli Astenuti: Giuduce, Pirrera, Sanfratello, Costa, Liotta.
E’ la volta, sempre senza tanta perdita di tempo nella lettura della proposta deliberativa, delle Tariffe TARI per l’anno 2020 per le quali vengono riproposte le tesse del 2019. Qui che viene presentato l’emendamento sul Fondo perequativo regionale di cui abbaiamo già parlato. Questa volta sono solo 13 i presenti in aula Castronovo C., Giudiuce, Pierrera, Failla, Sanfratello, Nobile, Fallea, Costa,Liotta, Caramazza L. Lentini, Bellavia Di Naro. Voto finale delle Tariffe gli stessi 13 con la sola differenza dell’astensione di Pirrera.
Veloce, velocissima come forse mai si era vista in un aula consiliare l’approvazione del Bilancio di previsione 2017-2019. L’Atto deliberativo non letto, in aula, non c’è stata alcuna discussione, nemmeno si è tentata .Si è registra, insomma, una certa intesa, mai riscontrata, tra i consiglieri che sono rimasti in aula e che hanno proceduto “sic et simpliciter” all’approvazione del bilancio. E’ veramente strana la politica, a volte si spendono ore e ore di discussione, giorni infiniti di sedute, aggiornate e riaggiornate per 4, 5 o 6 volte prima di procedere all’approvazione di un bilancio. Ieri sera niente, neanche il titolo dell’atto deliberativo. 8 i SI: Castronovo C., Failla, Nobile, Fallea, Caramazza L., Lentini, Bellavia, Di Naro; 5 gli Astenuti: Giudice, Pirrera, Sanfratello, Costa e Liotta. Siamo arrivati alla fine di questa particolare seduta di Consiglio comunale in quanto sul nono punto la seduta cade per mancanza di numero legale, solo 12 i presenti, ovvero quelli dlel’ultima votazione tranne Pirrera uscito poco prima dall’aula.
Ed a proposito di uscita o meglio di abbandono dell’aula, proprio ad inizio di seduta, ad uscire fuori dal coro è stato il consigliere Tono Scalia che prima dell’inizio della discussione sui puntiall’ordine del giorno ha chiesto notizie sul Conto Consuntivo 2016 che “di norma” deve essere approvatio prima del bilancio dell’anno successivo. Inoltre non lo convince la nota del Collegio dei revisori dei conti dove si paventa che lo stesso presidente diventi commissario ad acta.Infine non lo soddisfano le spiegazioni date dalla dirigente Carmelina Russello sul Rendiconto di Gestione 2016 che, afferna la funzionaria “è stato approvato dalla Giunta ed è all’approvazione da parte dei Revisori”. Tonino Scalia fa mettere a verbale la sua dichiarazione e abbandona l’aula lanciando delle imprecisate accuse avverso le ditte che gestiscono il servizio di raccolta rifiuti che non verrebbe svolto in maniera conforme”.
Seduta che riprenderà giovedì sempre alle ore 20:00 per proseguire con il ricco ordine del giorno.