Immediati indennizzi pari alle perdite subite dagli imprenditori, ma anche interventi sugli affitti e congelamento dei tributi. Sono alcune delle proposte presentate a Stato e Regione da Conflavoro per aiutare le attività produttive locali in crisi a causa della pandemia. “Il momento è sicuramente il più delicato dal dopoguerra ad oggi e serve un’unione di intenti e di condotte che possa portare a superare la difficilissima situazione” afferma l’agrigentino Giuseppe Pullara, vice presidente nazionale di Conflavoro che rappresenta le piccole e medie imprese e si è mobilitata dopo le nuove direttive anti Covid che hanno suscitato le proteste dei settori coinvolti. Pullara sollecita “unità istituzionale ed unità civile” e poi spiega: “In questo senso il Dpcm del 24 ottobre scorso ha messo in rilievo diverse criticità del sistema sia nel rapporto tra Stato e Regioni sia nella sua capacità di essere coerente e realmente attento alle esigenze dei cittadini. Le chiusure che sono state infatti disposte sono misure che necessitavano preventivamente e non ex post di una chiara predisposizione di misure finanziarie da attribuire immediatamente alle aziende di cui si è dichiarata la temporanea interruzione”. Conflavoro evidenzia come “molti esercenti hanno investito risorse economiche anche ingenti per adeguarsi ai protocolli in materia di sicurezza ed adesso si trovano comunque costretti a cessare l’attività, per lo più in settori o singoli esercizi nei quali la diffusione virale era praticamente azzerata. Se dunque da un lato sembra necessaria un’azione delle istituzioni per fermare l’espandersi del Covid 19 dall’altro è certo che serve un pari intervento in grado di calmierare gli effetti negativi della crisi in modo tale da garantire la sopravvivenza del mondo imprenditoriale siciliano”.
Pullara sottolinea: “Quello che adesso farà la differenza è la rapidità con la quale si faranno giungere i ristori alle imprese, intendendo come ristoro non un simbolico contributo ma un indennizzo almeno pari al 100% delle perdite subite dalle imprese da marzo ad oggi”. Questa è una delle proposte che Conflavoro Pmi ha presentato al governo nazionale ed alla Regione per dare il suo contributo alla ricerca “di soluzioni concrete a salvaguardare il sistema”. Conflavoro PMI ha inoltre chiesto un intervento in materia di affitti commerciali, industriali e professionali con il quale si possa concedere benefici di natura creditizia e sconti in tasse ed imposte a favore di quei proprietari che si accorderanno con i conduttori per la sospensione dei canoni d’affitto, garantendo pari credito d’imposta e beneficio a quei conduttori che fino ad adesso sono stati ligi nel versare i canoni dovuti. “Abbiamo inoltre chiesto – afferma Pullara – il congelamento di ogni imposta, tributo o tassa per le imprese che da marzo ad oggi hanno subito oltre il 20% di perdite di fatturato, la creazione di un fondo regionale di sostegno ai proprietari ed ai conduttori che si trovino nell’impossibilità di assolvere i loro oneri ed ovviamente abbiamo ancora stimolato come risulti necessario che la Pubblica amministrazione investa in infrastrutture primarie e complementari al fine di immettere economia nelle aziende siciliane e parimenti colmi un gap nel settore che purtroppo è ancora lontano dall’essere appianato”. Secondo Conflavoro “la velocità di far giungere le risorse alle aziende chiuse, la totale cancellazione di ogni imposta o tributo dovuto oltreché immettere liquidità nel sistema sono fattori essenziali senza i quali non si potrà che contare vittime economiche e civili”. Accanto a questo Conflavoro auspica che i lavoratori delle imprese chiuse ricevano “prontamente gli aiuti di Stato necessari alla loro sopravvivenza poiché se si vuole evitare il degenerare della vicenda sociale si deve essere consci che non si può abbandonare nessuno, rimandando ad un secondo momento discussioni su particolari elementi i quali adesso vanno compensati”.