Sicilia zona “Arancione”- è quanto emerso dall’ultimo DPCM entrato in vigore nella giornata di ieri 6 novembre 2020. Sull’isola si registrano sempre più casi ed il nostro sistema Sanitario comincia ad avere serie difficoltà nel riuscire a fronteggiare i ricoveri: la situazione è indubbiamente seria e preoccupante.
Nella provincia di Agrigento e all’interno del nostro Territorio Comunale la situazione non è sicuramente migliore; ma a preoccupare la comunità tutta, in questo momento, è soprattutto la situazione che emerge dalle scuole: come più volte ribadito, la CGIL sostiene le scuole aperte ed in presenza, ma ciò può e deve assolutamente attivarsi solo in condizioni sicure che purtroppo come possiamo dedurre dai dati, non siamo in grado di garantire. Infatti, la situazione territoriale attuale palesa una esponenziale crescita della curva epidemiologica con incidenza non indifferente all’interno delle Istituzioni Scolastiche del Primo Ciclo; alla luce di quanto emerso, dobbiamo prendere atto del fatto che pur attivando rigidi e seri protocolli, la situazione all’interno delle scuole è in continuo peggioramento.
Come ribadito più volte, la salute di studenti e lavoratori della conoscenza e conseguentemente dell’intera società, è un diritto imprescindibile che va assolutamente e prioritariamente tutelato!
Alla preoccupazione per l’impennata dei casi, si aggiunge una situazione poco rassicurante che riguarda il rallentamento nelle procedure di tracciamento dei contatti, nell’effettuazione dei tamponi e successivi esiti, nelle attività delle USCA e delle ASP.
Non possiamo più attendere! Bisogna agire immediatamente! La scuola è la culla della società: il virus circola all’esterno in maniera silente per poi arrivare all’interno delle Scuole.
A livello locale, ad oggi abbiamo assistito alla chiusura della stragrande maggioranza delle scuole del Primo Ciclo: a questo punto non è più bastevole individuare l’alunno o il docente positivo per poi applicare successivamente il protocollo previsto in materia di prevenzione da Covid-19.
Occorrerebbe attivare uno screening di massa per fare chiarezza sulla reale circolazione del virus all’interno delle scuole. Si tratta di agire nell’immediato per il bene di tutti a tutela della salute Pubblica. Ed è per i motivi sopra descritti che la Camera del Lavoro “Antonio Saccaro” di Canicattì, facendosi portavoce della preoccupazione che sta dilagando all’interno della Comunità Canicattinese, manifestando nel contempo grande apprezzamento per l’incessante lavoro e per l’immenso impegno con i quali l’Amministrazione Comunale di Canicattì sta gestendo questa situazione emergenziale unica e difficile
CHIEDE
Al Sindaco Avv. Ettore Di Ventura ed all’intera Amministrazione della Città di Canicattì di intervenire ed attivarsi affinché si possa organizzare a breve uno screening di massa destinato alle scuole del territorio, rivolgendo particolare attenzione a quelle del Primo Ciclo (all’interno delle quali si sono già registrati diversi casi), per garantire la sicurezza e la tutela della salute!
La Segretaria
Rosaria Alaimo