Gentile Direttore,
non possiamo non condividere la soluzione da Lei proposta.
Al Comune di Favara, mancano i soldi per pagare le fatture del servizio di raccolta dei rifiuti?
Li vada a scovare dove lo stesso sa di trovarli, negli evasori.
Giusto!
Anzi Giustissimo!
Proprio durante le scorse comunali, quindi più di 4 anni fa, lo scrivente aveva messo in guardia l’attuale Sindaco, allora candidata, che al dissesto finanziario del Comune di Favara sarebbe corrisposto il DISASTRO AMMINISTRATIVO.
Successivamente, nel 2018, volendo contribuire al miglioramento del comune di Favara, nel tavolo tecnico tra Amministrazione e Professionisti e Associazioni del settore, chiesto proprio dalla presente Associazione dei Consumatori, Konsumer Italia, avevamo proposto di potenziare l’ufficio tributi istituendo una task-force, che si occupasse degli accertamenti agli evasori. La risposta è stata l’affidamento degli accertamenti Tari solo a 4 dipendenti, posti in uno sgabuzzino con delle apparecchiature hardware e software, di dubbia qualità. Com’era prevedibile quell’equipe, ogg,i non ha potuto, nonostante l’instancabile dedizione all’ingrata mansione loro affidata, raggiungere i risultati sperati.
Di chi è la colpa?
Quante volte l’amministrazione si è rapportata con quei dipendenti, per capire qual era il dato emergente?
Quali le loro necessità per delle migliori prestazioni?
Abbiamo assistito all’esternalizzazione del servizio di accertamento, alla S.R.R. ATO 4 Agrigento Est, della Tarsu 2011 e 2012, dove proprio per quest’ultimo anno, in particolare sono stati emessi 2 accertamenti sempre allo stesso soggetto d’imposta e per gli stessi immobili.
Le sembra strano???
Vorremmo risponderle che abbiamo sbagliato, ed invece allora a sbagliare fu proprio il Comune di Favara che trasmise alla S.R.R. ATO 4 Agrigento Est, lo stesso database elaborato dai dipendenti di cui sopra.
Soldi spesi male?
No, inutili.
Il sistema tributario favarese, va rifondato ancor prima di passare alla fase accertativa evitando che le entrate del “non più evasore” siano annullate da uscite per accertamenti che non dovevano nemmeno esistere.
Vanno rivisti i regolamenti tributari, prevedendo le corrette esenzioni e/o riduzioni.
Al cittadini non può essere “estorta” un imposta sui rifiuti su un immobile che non utilizzano.
Come allo stesso modo non può essere “estorta”, sempre ai cittadini, un’imposta per un servizio che non ricevono (vedi legge di bilancio del 2014).
Hanno ragione coloro che sostengono che questi 4 anni ormai trascorsi sono persi?
Questa è una valutazione politica che non ci compete.
Quindi, i consumatori e gli operatori ecologici, tutti in un’unica espressione i cittadini di Favara, sono senza speranza?
No.
Oggi la politica, nazionale e regionale, si è tolta i privilegi economici di cui godeva.
Per la politica locale percepire l’indennità in un momento di crisi come questo, non è forse un privilegio?
Sarebbe bello per una volta, vedere gli amministratori e i consiglieri, mostrare il loro pagamento delle imposte locali (prima di chiederlo ai cittadini) e rinunciare alla loro indennità fino a fine mandato, al fine di dare respiro ai cittadini stremati dai disservizi e alle famiglie degli operatori ecologi, riconoscendo a quest’ultimi il valore del loro lavoro ingrato.
Siamo sicuri che anche Lei in questo momento starà pensando: “Sarebbe Bello”!
F. To Il Coord. di
Konsumer Agrigento
Avv. Giuseppe Di Miceli