Il progetto “Il filo che unisce” dell’assessore Mignemi e di “Favara in gonna”, ha veramente unito con grande spirito di collaborazione tante persone ( non solo donne) che hanno rispolverato gli uncinetti per realizzare le mattonelle che daranno un tocco di colore a questo Natale che si prospetta grigio per svariati motivi.
L’idea alla base del progetto senza dubbio ambizioso, non fosse altro che per i tempi stringatissimi per la sua realizzazione, va ben oltre la creazione di un albero infatti – come affermato dall’assessore Mignemi -quello che si vuole realizzare non è semplicemente un albero, ma un simbolo, quello della valorizzazione delle diversità.
Inoltre – aggiunge l’assessore-mamma – i nostri bambini hanno diritto al Natale, sono stati privati di molte cose a causa dell’emergenza sanitaria e a loro basta poco per essere felici.
A giudicare da quanto appreso stamattina dalle parole degli esercenti del caffè Cavour, l’albero non rende felici solo i bambini, tante signore che si sono recate presso l’esercizio commerciale per imbucare i centrini, infatti, non sono riuscite a nascondere la loro emozione.
Per non parlare della gioia di chi, animato dalla volontà di poter dare il proprio contributo e di spendersi per la comunità, ma privo della possibilità di acquistare la lana, se l’è vista consegnare dagli esercenti il caffè Cavour, grazie alla generosità delle sorelle Rosa e Maria Liotta e della loro madre Airò Farulla che l’hanno messa a disposizione di chi la chiedesse (c’è ancora qualche rotolo per chi fosse interessato)
Il favarese si contraddistingue per molti aspetti, ma sicuramente tra questi spicca la sua generosità, la voglia, che è quasi un bisogno fisico, di tendere la mano all’altro.
E parlando di liberalità non può non menzionarsi la ditta “infissi Caramazza” che è già all’opera per realizzare il puntale dell’albero di Favara e dei favaresi.
Le più felici sono le nonne perché hanno potuto offrire il loro contributo. Si sono, inoltre, mobilitate tante comunità di anziani e disabili aiutati dalle operatrici delle varie strutture
L’assessore Mignemi si è detta molto soddisfatta del riscontro positivo che ha avuto il progetto che ha coinvolto anche persone non di Favara che l’hanno contattata via social e privatamente per offrire il loro contributo.
E’ scaduto oggi il termine per imbucare le “granny square”, ovvero le mattonelle quadrate di centrini, in formato 15×15 e 30×30, ma a seguito delle richieste pervenute si è deciso, nonostante l’assemblaggio sia già iniziato questo pomeriggio, di PROLUNGARE FINO A GIORNO 5 DICEMBRE, ORE 13.00 il termine ultimo per la loro consegna.
Si ricorda che presso il caffè Cavour è allocata la “Toy box”: una scatola destinata alla raccolta di giocattoli (nuovi, nella scatola, per esigenze sanitarie) che saranno, poi, distribuiti da volontari.