Questa sera alle 18.30, alla presenza della sindaca Anna Alba e dell’assessore Miriam Mignemi, si è provveduto ad accendere l’albero di Natale all’uncinetto, dopo la benedizione impartita da Fra Giuseppe Di Fatta.
La tradizione dell’albero di Natale non ha origini cristiane, ma si è inserita nelle feste religiose medievali entrando successivamente in maniera ufficiale nelle case. L’albero di per sé, sia per il mondo pagano che per il mondo cristiano, rappresenta il rinnovarsi della vita e per i cristiani rappresenta Cristo, l’autentico albero della vita simbolo di pace e speranza delle quali, in particolare nel difficile momento storico che stiamo vivendo, avvertiamo fortemente il bisogno.
L’assessore Mignemi, sulla piattaforma di #favaraingonna ha esposto “timidamente” ai partecipanti il suo progetto di albero di natale di Favara 2020: un albero capace di far sentire ciascun favarese parte della stessa comunità. La sua idea quella di aderire all’iniziativa lanciata qualche anno fa, ma sempreverde come l’abete dell’albero di Natale: “Un filo che unisce dal Trivento a….” , al fine di realizzare un albero che creasse senso di appartenenza, di comunione, di gioiosa vicinanza in un momento in cui ci viene imposto un gelido distanziamento sociale.
La sua idea è stata sposata con trasporto, in particolare, da Antonella Morreale, Presidente del CIF, dalla sottoscritta e da tutta la redazione SiciliaOnPress che ha dedicato al progetto parecchi articoli onde divulgare l’iniziativa.
Il primo risale al 25 Novembre e si invitava la cittadinanza a realizzare dei centrini di lana e ad imbucarli, già dal giorno successivo. Solo 10 giorni, dunque, per realizzare un albero alto quasi 7 metri!
La risposta dei favaresi ha superato tutte le aspettative, ciascuno si è sentito coinvolto e ha voluto partecipare: mamme, nonne, comunità di anziani e di disabili, asili nido, donne (e non solo) che non prendevano in mano l’uncinetto da tempo immemore, hanno spolverato i loro arnesi da lavoro per realizzare quello, che è già stato da più parti indicato, come l’ALBERO PIU’ BELLO CHE FAVARA ABBIA MAI AVUTO.
Bellissimo da vedere, ma bellissimo, soprattutto, il messaggio ad esso sotteso: ciascuno, con le proprie capacità, spendendo un po’ del suo tempo, può dare il suo contributo per la realizzazione di un progetto comune, il filo che unisce… ha unito tantissime persone, ha acceso la voglia di fare squadra, di esserci per poter realizzare l’albero di natale di tutti.
Tanti centrini per “centrare l’obiettivo” di unire i cittadini; la bellezza di quest’albero – ha affermato soddisfatta l’assessore Mignemi- sta proprio nella diversità dei centrini: diversi per fattura, tipo di lana e formato”, ma uniti strettamente tra loro in un tutt’uno armonioso.
Hanno avuto un bel da fare: Giuseppina Donisi, Antonella Morreale, Rosanna Saieva, Mariella Tragna, Irini Antonopoulou, Gera Saieva e Lilia Alba ad assemblare le quasi mille mattonelle pervenute ed a cucire un albero di Natale, come se fosse un albero su misura, sulla struttura messa a disposizione dagli esercenti commerciali di piazza Cavour.
L’albero si staglia imponente, con i suoi quasi sette metri d’altezza su piazza Cavour e con le sue mattonelle variopinte colora di mille sfumature questo periodo grigio, inneggiando alla gioia, alla vita, alla solidarietà, alla comunione…
Tra le piastrelle fanno bella mostra, quali doni sull’albero quella, con la tradizionale “cravatta”, realizzata dagli scout che di per sé simboleggiano la responsabilità verso il prossimo, la continua discussione su se stessi, la fiducia e l’amicizia reciproca…
Altra mattonella sull’albero, quella dell’Aido che ci ricorda il bene prezioso della vita e del dono che è la massima espressione dell’amore verso il prossimo.
L’assessore Mignemi, ha voluto esprimere, con queste parole, un caloroso ringraziamento a quanti si sono spesi per la realizzazione dell’impresa:
“Grazie alla Signora Airò Frulla ed alle sue figlie Rosa e Maria Liotta per aver donato tanta lana; al Caffè Cavour di Oreste Alba che è stato il punto di raccolta dei centrini; a Giampiero Chianetta, titolare della Falegnameria Chianetta, per aver realizzato il box di raccolta; a Salvatore Caserta di Eurografica per averne realizzato la stampa; al fabbro Giuseppe Caramazza della ditta Infissi Caramazza per aver realizzato la stella puntale; a Lillo Stagno e Salvatore Barbato per aver assemblato la struttura dell’albero e le luci interne; agli esercenti della piazza per averci messo a disposizione la struttura dell’albero di loro proprietà. Grazie a Lilia Alba, Giuseppina Donisi, Antonella Morreale, Rosanna Saieva, Mariella Tragna , Irini Antonopoulou, Gera saieva e Francesca Caramazza che ha assemblato il “tappeto” per rivestire il balcone del Municipio.
Grazie a questa organizzazione oggi Favara ha acceso un meraviglioso albero colorato simbolo di speranza e motivo di orgoglio e di gioia per tutti” .