I custodi della Casa Natale di Luigi Pirandello (Museo), in contrada Caos, hanno avuto una brutta sorpresa ieri:
il cancello d’ingresso, le mura, la targa con le indicazioni del sito e anche il pavimento sono stati imbrattati usando una bomboletta spray di colore nero.
Nei pressi del cancello d’entrata, invece, è stato versato un barattolo di vernice bianca.
Sulla pavimentazione campeggia a grandi lettere la scritta: ”Dome” di cui si sconosce il significato, ma che rievoca quella rinvenuta qualche mese fa sulla marna di Punta Bianca.
All’autore dell’atto vandalico di Punta Bianca si era riusciti a dare un volto ed era stato denunciato, per quest’ultimo episodio di vandalismo, invece, sono in corso le indagini da parte degli organi competenti.
Sull’intero perimetro della casa natale di Luigi Pirandello, Premio Nobel per la letteratura, sono presenti apparecchiature per la video sorveglianza che si spera possano portare ad individuare il responsabile.
In “Una lettera alla sorella, ottobre 1886, Pirandello, scriveva:
“Quando tu riesci a non aver più un ideale, perché osservando la vita sembra un’enorme pupazzata, senza nesso, senza spiegazione mai (…) allora tu non saprai che fare; sarai un viandante senza casa, un uccello senza nido (…)”
Forse è da rintracciarsi in questo stato d’animo la motivazione?
L’umorismo, per Pirandello, nasce dal “sentimento del contrario”, ovvero dalla riflessione sul dramma che si nasconde dietro il riso: c’è da chiedersi, allora, quale grave dramma si celi nell’animo dell’autore di quest’atto, chissà se ha suscitato il suo riso… nella moltitudine ha suscitato ben altro che riso!