Lillo Firetto ex sindaco di Agrigento
Rossi di vergogna recita la campagna di sensibilizzazione dell’ASP 1 contro la diffusione del Covid 19. Proprio così. Rossi di vergogna davanti a tutta Italia.
Rossi di vergogna per i cattivi comportamenti, per le feste in casa e per gli assembramenti. Ma rossa di vergogna dovrebbe essere la Sanità siciliana e locale, perché solo ora invoca la linea dura, gli stessi che per salvare l’economia, mascherina sotto il naso e foto di rito uno accanto all’altro, condannavano i nostri nonni, i nostri padri. Loro che sono responsabili della Salute Pubblica.
Della nostra salute. Gli stessi che tardano a somministrare i vaccini già consegnati, che tardano negli screening per il tracciamento Covid, che in un anno non hanno ancora approntato le necessarie risposte in termini di posti letto e di rianimazione. Rossi di vergogna, noi cittadini? Loro irresponsabili senza rossore. Loro che costringono medici e infermieri ai salti mortali, che li espongono ai rischi e li caricano di responsabilità nel caos più assoluto.
Dodici mesi non sono bastati. Dodici. Un clima di dubbi e incertezze che si abbatte sulle scuole come sul sistema produttivo ormai in larga parte fermo al palo. E intanto i numeri crescono come la paura. Dicono che c’è la luce in fondo al tunnel. Ma quanto è lungo questo tunnel?