I fruitori del reddito di cittadinanza dovranno prestare la loro opera lavorativa in cambio del beneficio ricevuto.
In teoria non si tratta di una novità: era, infatti, già stato stabilito sin dall’inizio della concessione, ovvero dal marzo 2019. Subito dopo vennero pensati e normati i Puc, ovvero i Progetti Utili per la collettività.
In questo modo, i beneficiari del reddito di cittadinanza possono, in cambio del sostegno economico ricevuto, prestare un’attività lavorativa in favore della comunità alla quale appartengono.
Purtroppo i PUC in alcuni Comuni, compreso Agrigento, finora non erano stati avviati. Qualche giorno fa, però, gli assessori Giovanni Vaccaro e Marco Vullo si sono attivati rendendoli operativi: con una interlocuzione con l’assessorato Regionale al Lavoro e d’intesa con il Dirigente Comunale dei Servizi Sociali Gaetano Di Giovanni hanno sbloccato la situazione.
Così sono stati elaborati sei progetti che coinvolgono i due assessorati e che sono già stati approvati dalla Giunta Miccichè.
Saranno circa 250 i cittadini, percettori appunto del reddito di cittadinanza, che verranno impiegati per la manutenzione e cura delle aree verdi comunali, il ripristino di intonaci, tinteggiatura, scerbatura stradale del centro e dei quartieri periferici. Ma anche pulizia degli ambienti, servizio di portineria e accoglienza utenti, lavoro di segreteria e smistamento documenti, a supporto di tutti gli uffici della casa comunale.
Tutti coloro che verranno selezionati e convocati saranno impegnati per non meno di otto ore e fino ad un massimo di 16 ore settimanali, impegno da svilupparsi sia su uno o più giorni a settimana, sia su uno o più periodi del mese.